Asp e Ospedali: per la Corte Costituzionale è illegittima la legge regionale sui commissari - QdS

Asp e Ospedali: per la Corte Costituzionale è illegittima la legge regionale sui commissari

Asp e Ospedali: per la Corte Costituzionale è illegittima la legge regionale sui commissari

mercoledì 18 Luglio 2018
Tutti i commissari attualmente alla guida di Asp e ospedali siciliani sono stati illegittimamente nominati o prorogati così come è illegittimo il divieto di procedere alla nomina dei nuovi vertici delle aziende sanitarie regionali stabilito dalla legge regionale numero 4 del 1 marzo 2017.
 
Lo ha stabilito la Corte Costituzionale pronunciandosi su un ricorso promosso dal Consiglio dei Ministri proprio contro l’articolo 3 della legge regionale siciliana di proroga dell’esercizio provvisorio dello scorso anni che, fra una norma economica e l’altra, introduceva la proroga dei manager delle aziende e il divieto di nomina di nuovi direttori nelle more della definizione dell’albo unico nazionale dei manager sanitari così come disposto dalla legge nazionale e in ottemperanza di una sentenza della stessa Corte Costituzionale che censurava il mancato concerto con le Regione delle norme della medesima legge delega 124.
 
Di fatto l’articolo dell’ultima proroga di un esercizio provvisorio approvata dalla giunta Crocetta disponeva il commissariamento di tutte le Asp e le aziende ospedaliere i cui direttori generali erano in scadenza stabilendo la proroga degli stessi manager scaduti e blindandone la posizione.
 
Adesso il governo regionale può nominare i nuovi vertici.
 
Secondo la sentenza "la legge regionale viola i principi di logicità e buon andamento della pubblica amministrazione e si pone in contrasto con le norme nazionali.
 
Di fatto tutti i vertici delle aziende sanitarie siciliane sono stati illegittimamente prorogati e sono, allo stato, da ritenere decaduti".
 
L’assessore alla sanità, il governo e la Regione possono nominare nuovi commissari in attesa dei direttori generali in base a requisiti specifici così come previsti dalla precedente legge in vigore e devono, al più presto, completare le procedure e procedere alle nomine dei nuovi manager in base all’albo nazionale, a quello regionale in predisposizione, e con criteri chiari che rispecchino le norme.
 
Per effetto della sentenza resta da chiarire se tutti gli atti adottati in quest’ultimo anno o poco più abbiano efficacia o meno visto che sono stati assunti da direttori generali illegittimamente nominati ancorché in vigore di legge impugnata.
 
Una questione che verrà dopo ma che non è del tutto scontata nell’esito.
 

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017