Mafia: Cronisti e magistrati ricordano le vittime nel Giardino della Memoria di Palermo - QdS

Mafia: Cronisti e magistrati ricordano le vittime nel Giardino della Memoria di Palermo

Mafia: Cronisti e magistrati ricordano le vittime nel Giardino della Memoria di Palermo

mercoledì 02 Gennaio 2019
La prima manifestazione antimafia del 2019 in Italia è stata organizzata da Unci e Anm a Palermo.
 
Cronisti e magistrati ieri mattina hanno ricordato tutte le vittime della mafia in occasione dell’evento "Comincia il nuovo anno, ricordiamoli ogni giorno", giunto alla terza edizione e promosso da Unione cronisti e Associazione nazionale magistrati al Giardino della Memoria di via Ciaculli nel capoluogo siciliano. 
 
Oltre alle autorità istituzionali hanno partecipato all’iniziativa i figli del sottufficiale della polizia penitenziaria, Calogero Di Bona, ucciso dalla mafia nel 1979: Giuseppe ed Ivan.
 
Come è accaduto nelle edizioni del 2017 e nel 2018, nel corso dell’evento magistrati e cronisti hanno letto due poesie di Guido Gozzano e Fernando Pessoa.
 
Per l’Anm c’erano il presidente della sezione distrettuale di Palermo, giudice Giovanna Nozzetti, e il procuratore aggiunto Ennio Petrigni.
 
"Anche quest’anno – ha detto l’ideatore dell’iniziativa Leone Zingales, vice-presidente nazionale dell’Unci – abbiamo ricordato, in questo sito strappato alla mafia, tutti i caduti: magistrati, giornalisti, sindacalisti, imprenditori, poliziotti, carabinieri, religiosi e tutti coloro che sono stati vilmente assassinati dai criminali mafiosi. Tutte le vittime della mafia vanno ricordate tutti i giorni e non soltanto in occasione delle varie commemorazioni, durante gli
anniversari o nei convegni celebrativi".
 
La presidente dell’Anm di Palermo, Giovanna Nozzetti, ha sottolineato l’importanza di riunirsi "in questo Giardino per tributare omaggio, in un giorno speciale, alle vittime della criminalità mafiosa ma anche per condividere la viva e operosa speranza che, nel nuovo hanno che inizia, la strada coraggiosamente tracciata da chi ci ha preceduti continui a essere da ciascuno instancabilmente percorsa fino a quanto la nostra terra sarà definitivamente liberata dal giogo che ancora la opprime". 
 

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