Arrestato Scajola. L'accusa: avrebbe coperto un latitante - QdS

Arrestato Scajola. L’accusa: avrebbe coperto un latitante

redazione

Arrestato Scajola. L’accusa: avrebbe coperto un latitante

giovedì 08 Maggio 2014

Secondo il procuratore capo di Reggio Calabria l'ex braccio destro di Berlusconi avrebbe aiutato l'ex parlamentare Antonio Matacena a fuggire dopo una condanna per concorso esterno in associazione mafiosa. Il leader di Fi: "Sono addolarato"

Chissà se dirà di aver aiutato un latitante “a sua insaputa”, come per la sua casa vista Colosseo pagata “senza saperlo”. Claudio Scajola, ex ministro dello Sviluppo economico e dell’Interno (ai tempi del G8 del 2001) sempre nei governi Berlusconi, è stato arrestato dalla Direzione investigativa antimafia di Reggio Calabria. Secondo la ricostruzione del Procuratore capo, Federico Cafiero De Raho, l’ex braccio destro del leader di Forza Italia avrebbe aiutato l’imprenditore reggino ed ex parlamentare Antonio Matacena a fuggire dopo una condanna definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa.
 
“L’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’onorevole Scajola – ha detto il procuratore Cafiero De Raho ai microfoni di GR1 – è stata emessa per avere concorso nel reato di inosservanza dell’esecuzione della pena, articolo 390 del codice penale”.
 
“Sostanzialmente – ha spiegato De Raho- l’imprenditore Matacena, condannato a cinque anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, è stato sostenuto da un certo numero di persone per sottrarsi all’esecuzione della pena, irrogata con sentenza definitiva dalla Cassazione qualche mese fa. E nel corso di altri rami di indagine, che riguardavano un contesto totalmente diverso, è emerso che un gruppo di persone si sono prodigate per assicurare a Matacena la sottrazione all’esecuzione della pena. Questo è il quadro indiziario grave che è stato acquisito, sulla base delle risultanze investigative. Appena espletate le operazioni consuete di identificazione, di elezione del domicilio, della nomina dei difensori, si deciderà a quale carcere assegnare lo Scajola”.
 
Intanto il condannato ai servizi sociali, che domani inizierà il suo impegno presso la Sacra Famiglia di Cesare Boscone, si dichiara subito “addolorato”. Non so per quali motivi “Claudio Scajola è stato arrestato – ha dichiarato Silvio Berlusconi – me ne dispiaccio, ne sono addolorato”, ma “non conosco nulla di questa situazione”. Alla domanda se la vicenda che ha motivato l’arresto sia il motivo dell’esclusione di Scajola dalle liste di FI per le Europee, Berlusconi ha risposto: “Assolutamente no. Non è stato candidato perché a seguito di un sondaggio abbiamo rilevato che la sua candidatura avrebbe portato a una diminuzione del voto globale dei nostri sostenitori”.
 
Manette “a colazione”. L’operazione in corso della Direzione Investigativa Antimafia si colloca nell’ambito dell’indagine denominata ”Breakfast” , che da più di due anni vede impegnata la D.I.A. di Reggio Calabria nella ricerca dei reinvestimenti di capitali illeciti, movimentati dalla ‘ndrangheta in Italia ed all’estero. Tra gli arrestati, oltre all’ex ministro Claudio Scajola ed alla madre dell’imprenditore reggino Amedeo Matacena, figurano Martino Politi, Antonio Chillemi e la segretaria di Scajola, Roberta Sacco. I soggetti coinvolti – precisano gli investigatori – sono gravemente indiziati a vario titolo di aver, attraverso la loro interposizione, agevolato l’imprenditore Matacena ad occultare la reale titolarità e disponibilità dei suoi beni, nonché di aver favorito la latitanza all’estero dell’uomo.
 

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