Fondi Ue, target di fine anno lontanissimi - QdS

Fondi Ue, target di fine anno lontanissimi

redazione

Fondi Ue, target di fine anno lontanissimi

venerdì 16 Marzo 2018

Ieri a Palermo il Comitato di sorveglianza Po Fesr Sicilia 2014-2020 ha fatto il punto sull’attuazione del Programma. Spesa allo 0,5%. Il commissario Gibert-Morin: “Non ci sono i presupposti per raggiungerli” 

PALERMO – Il Comitato di sorveglianza Po Fesr Sicilia 2014-2020 si è riunito ieri, all’Arsenale di Palermo, per fare il punto sullo stato di attuazione del Programma operativo dopo i lavori dei tavoli tecnici preparatori. All’incontro erano anche presenti i rappresentanti dell’Agenzia nazionale per la Coesione territoriale, dei ministeri coinvolti e della Commissione europea, i responsabili dei dipartimenti regionali e gli esponenti del partenariato economico e sociale (sindacati, associazioni e organizzazioni di categoria).
 
È intervenuto anche il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, mentre presenziava come rappresentanza europea il nuovo capo unità per l’Italia e Malta, Gibert-Morin. Erano anche presenti il nuovo rapporter per il Po Fesr Sicilia 2014-2020, Pasquale D’Alessandro, e l’uscente Lucio Paderi. Per l’Agenzia nazionale della Coesione Territoriale per l’Autorità di coordinamento dell’Autorità di gestione del Programma ha presenziato il dirigente generale ad interim del dipartimento Programmazione, Vincenzo Falgares. Per l’Autorità di gestione del Po Fesr erano presenti i dirigenti generali dei Dipartimenti regionali responsabili dell’attuazione del Programma. In ballo, c’è una dotazione finanziaria che ammonta a 4.557.908.024 euro, di cui il 75 per cento composto da risorse comunitarie provenienti dal Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) e il 25 per cento di fondi aggiuntivi del cofinanziamento nazionale.
 
La Commissione europea che ha approvato questi fondi nell’ambito del Po Fesr 2014-2020 nell’agosto 2015, li ha destinati, oltre a Regione, enti locali ed enti pubblici, sia alle piccole e medie sia alle grandi imprese, comprese le start-up e gli incubatori. Sono stati previsti interventi anche per le aziende sanitarie, gli enti gestori di parchi e riserve, enti e fondazioni di ricerca e parchi scientifici e tecnologici.
 
La seduta del Comitato si è occupata delle proposte di misure correttive del Po Fesr per il conseguimento dei target di spesa a fine 2018, presentate dall’Autorità di coordinamento dell’Autorità di gestione (Dipartimento Programmazione). Del resto, il Comitato di sorveglianza del Po Fesr vigila sull’efficienza e sulla qualità d’esecuzione del Programma operativo. Nell’introdurre i lavori, il Presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, ha recitato un lungo mea culpa sui ritardi nello sfruttamento dei fondi europei sperperati nel settennio 2007/2013 e in buona parte nel settennio successivo. In particolare, il Presidente Musumeci ha lamentato il ritardo sui provvedimenti di smaltimento dei rifiuti che vede la Sicilia agli ultimi posti. Ciò è anche costato la sospensione dei fondi fino a quando questo nodo non sarà risolto. Sul tema dei rifiuti dove si prospetta il blocco dei pagamenti per 108 milioni di euro da parte dell’Ue, Musumeci ha sottolineato: “Vogliamo rivoluzionare il sistema con un ddl che tra qualche giorno andrà in Aula”.
 
Inoltre, il presidente ha denunciato i ritardi nelle infrastrutture e trattamento informatizzato dei dati, accollandosi anche le responsabilità dei predecessori per correttezza politica.
 
Il presidente ha promesso di adempiere agli obblighi e agli impegni previsti dalla Commissione europea, cui ha chiesto 4 anni di tempo per rendere la Sicilia una regione normale, dovendo affrontare ritardi culturali di non poco conto.
 
Il capo unità per l’Italia e Malta, Gibert-Morin, ha preso atto della disponibilità del presidente, assicurando al piena collaborazione della Commissione, le cui politiche sono pure state viziate da un’eccessiva complessità. Però, il rappresentante europeo è stato chiaro nell’avvisare il presidente Musumeci che questo governo riceverà comprensione, ma non saranno tollerati né ritardi né frodi impunite, per le quali la commissione non avrà riguardo.

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