Biometano, una grande occasione di sviluppo per la Sicilia - QdS

Biometano, una grande occasione di sviluppo per la Sicilia

Annalisa Giunta

Biometano, una grande occasione di sviluppo per la Sicilia

giovedì 20 Settembre 2018

A Caltanissetta esperti a confronto sulla valorizzazione degli scarti agricoli. Siglato anche un protocollo per realizzare un impianto comunale. Di Palma (Sicoil): “La differenziata non basta per abbattere i costi e tutelare l’ambiente. Servono gli impianti”

CALTANISSETTA – Valorizzare gli scarti agricoli e la quota crescente di organico da raccolta differenziata per sviluppare nuovi progetti per il biometano, un’opportunità per rendere più sostenibile il consumo di energia domestica e industriale ma anche per la mobilità, per ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorare la gestione dei rifiuti. Questo il tema dell’incontro approfondito nel corso dell’incontro svoltosi al Consorzio universitario nisseno promosso da Agroenergia in collaborazione con l’Amministrazione comunale.
 
Le nuove Procedure applicative del Gse (Gestore dei servizi energetici), relative al D.M. 2 marzo 2018 sul biometano e sui biocarburanti aprono importanti opportunità per lo sviluppo di questa filiera, in modo particolare, a vantaggio del Sud. Le Procedure applicative hanno infatti chiarito che sottoprodotti come le sanse esauste, il pastazzo di agrumi o le buccette di pomodoro, possono essere utilizzate in impianti agricoli per produrre biometano avanzato.
 
 
I principali segmenti di questo complesso mercato, le fonti di alimentazione, le tecnologie di produzione, gli sbocchi del biometano prodotto nelle reti e la distribuzione di gas per autotrazione, sono gli aspetti trattati dai relatori Piero Mattiolo (Agroenergia), Mario D’Onofrio (BTS Biogas), Andrea Gozzi (Schmack Biogas), Gianfranco De Feo, Pietro Fiorentini, Davide Mainero (Acea Pinerolese) e Giuseppe Perrone (Eni). In apertura dell’incontro sono intervenuti il sindaco Giovanni Ruvolo e l’assessore alla viabilità Giuseppe Tumminelli.
 
“In Sicilia – ha spiegato Piero Mattiolo – ci sono grossi potenziali di materie prime e l’esigenza di fare un passo avanti nella gestione dei rifiuti, le due cose creano una disponibilità potenziale di biometano e la possibilità di uno sviluppo economico per gli imprenditori. Oggi c’è una crescente domanda di biometano, ci sono imprenditori internazionali con fondi di investimento molto interessati a comprare biometano, bisogna che nel territorio nasca la consapevolezza di produrlo”.
 
Un progetto quello delle fonti alternative su cui punta il Comune di Caltanissetta, capofila di un accordo finalizzato allo studio di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione di un impianto di biogas per produrre energia elettrica e termica presso il depuratore di Caltaqua che utilizzi i fanghi di depurazione e la Forsu dei Comuni facenti parte della Srr dell’ambito nord.
 
“Abbiamo raggiunto un primo step – afferma Salvatore Di Palma della Sicoil – con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa che ha messo insieme alcuni attori istituzionali del territorio per raggiungere un’intesa sulla realizzazione di questo impianto che potrebbe cambiare in meglio le nostre abitudini nella gestione dei rifiuti. La raccolta differenziata non basta per abbattere i costi e migliorare l’ambiente dobbiamo realizzare gli impianti nel territorio, cosa che vogliamo fare in un secondo momento. Un impianto avveniristico che funziona già in altri Comuni e che dovrebbe essere solo replicato sul nostro territorio”.
 
A sottoscrivere il protocollo il Comune di Caltanissetta, l’Ato idrico, Caltaqua, la Srr e il Comune di Gela.
“Puntiamo – ha dichiarato l’assessore Giuseppe Tumminelli – ad essere il primo ed unico comune del meridione ad avere un impianto comunale, al pari di tante altre città del nord Italia e del resto del mondo, per la produzione di energia elettrica da immettere in rete e di energia termica da convogliare attraverso una rete di teleriscaldamento alle attività produttive di contrada Calderaro. Puntiamo a creare le condizioni per uno sviluppo economico nella filiera delle energie rinnovabili e quindi la creazione di posti di lavoro. Per un giorno il nostro comune è al centro di questa tematica, con la relazione di importanti soggetti privati, leader nel mondo nella realizzazione di questi impianti”.

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