Catania - In arrivo 22 mila avvisi per tasse non pagate, Imu e Tari nel mirino degli uffici comunali - QdS

Catania – In arrivo 22 mila avvisi per tasse non pagate, Imu e Tari nel mirino degli uffici comunali

Desiree Miranda

Catania – In arrivo 22 mila avvisi per tasse non pagate, Imu e Tari nel mirino degli uffici comunali

sabato 06 Ottobre 2018

Un’azione obbligata viste le gravi difficoltà finanziarie in cui versa il Municipio etneo

CATANIA – Comincia – o meglio ricomincia – a stringersi, dopo anni di blocco, la morsa del Comune per il recupero delle tasse non pagate dai cittadini. Stiamo parlando in particolare dell’Imu, ovvero l’Imposta municipale unica che si paga per il possesso della seconda casa, ma in questa operazione è inclusa anche la Tari, la tassa sulla spazzatura.
 
“Si procederà con ordine – ha spiegato l’assessore al Bilancio Roberto Bonaccorsi – dando priorità all’Imu, che altrimenti andrà in scadenza, e passando poi alla Tari, che comunque segue un percorso diverso”. In tutto sono in arrivo 22.000 avvisi di accertamento per i mancati pagamenti relativi agli anni 2103 e 2014, i primi due anni della passata Amministrazione guidata da Enzo Bianco. Un passo obbligato considerati i gravissimi problemi economici del Comune di Catania, in lotta contro il tempo per cercare di evitare il dissesto finanziario.
 
 
In ogni caso, la riscossione non sarà immediata, perché per il momento si tratta soltanto di invio degli avvisi di accertamento e non di cartelle esattoriali. “Quello – ha spiegato l’assessore – è l’ultimo atto dell’esecuzione e cioè scatta nel momento in cui il contribuente che non ha pagato non adempie. Siamo nella fase di avviso di accertamento durante la quale il cittadino viene avvisato che c’è questa incongruenza nei pagamenti e in funzione di questo ha sessanta giorni di tempo o per fare ricorso o per dare le proprie spiegazioni”.
 
Un’azione che doveva essere fatta entro l’anno – almeno per ciò che riguarda il 2013, perché dopo cinque anni subentra l’inesigibilità del dovuto – e che sarà eseguita entro il 15 ottobre, secondo quanto reso noto proprio dall’Amministrazione. Un’azione che riprende, comunque, dopo due anni di blocco dovuto, come evidenziato dallo stesso Bonaccorsi a “un problema di organizzazione di software, ma questo si deve chiedere a chi c’era prima di me”.
 
Per quanto riguarda i soldi che il Comune spera di ricavare dall’operazione, l’assessore ha preferito non sbilanciarsi con i numeri, per evitare di mettere in moto altre variabili. “Ci sono le sanzioni – ha spiegato – gli interessi, ci saranno anche quelli che faranno ricorso, quindi è un dato che possiamo dare alla fine dei sessanta giorni dalla notifica”.
 
Dall’Imu, comunque, non si attendono grandi somme, al contrario di ciò che invece riguarda la Tari: circa il 50% dei cittadini, infatti, in questo caso non paga il dovuto. “Gli accertamenti – ha detto Bonaccorsi – sono in fase di elaborazione e saranno oggetto dell’attenzione non appena gli avvisi per l’Imu saranno notificati. Per i pagamenti della Tari, però, non c’è la spada di Damocle dell’inesigibilità, pertanto non c’è una data specifica. Ci sono i riscontri da fare e stiamo cercando di mettere un po’ d’ordine a tutto quanto era rimasto in sospeso”.

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