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Palermo – Emergenza rifiuti, sesta vasca di Bellolampo quasi satura

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Palermo – Emergenza rifiuti, sesta vasca di Bellolampo quasi satura

mercoledì 31 Ottobre 2018

Il Comune spera in una proroga di esercizio, ma alla Regione per il momento tutto tace. Il sindaco Orlando contro Palazzo d’Orléans: “Atteggiamento dilatorio e rischio crisi”

PALERMO – Su città e provincia si affaccia l’ennesima emergenza rifiuti, dalle conseguenze stavolta imprevedibili perché legata alla chiusura della sesta vasca di Bellolampo, ormai prossima alla saturazione e per la quale il Comune del capoluogo attende dalla Regione Siciliana il via libera alla variante del progetto di ampliamento.
 
Senza l’autorizzazione di Palazzo d’Orleans il sindaco Leoluca Orlando non potrà emanare un’ordinanza di eventuale proroga di esercizio della sesta vasca “e ciò anche in considerazione del fatto – si affrettano a precisare da Palazzo delle Aquile – che vige in Sicilia attualmente uno stato di commissariamento per l’emergenza rifiuti relativo all’impiantistica e che pertanto l’eventuale emissione di atti di questo tipo non è possibile da parte del sindaco”.
 
 
“Il Comune e la città di Palermo – ha aggiunto Orlando – hanno letteralmente subito per anni le Ordinanze emesse dalla struttura regionale, che hanno permesso a decine di Comuni di utilizzare la discarica di Bellolampo, accorciandone la vita. Adesso quella stessa struttura assume un atteggiamento dilatorio, col rischio che si inneschino situazioni di crisi. Continua quindi ciò che è avvenuto in questi anni, con un’evidente e inaccettabile disattenzione nei confronti dell’unica azienda pubblica regionale dotata di propria discarica a norma, con annessi impianti Tmb e trattamento della frazione umida. Tutto questo, mentre la stessa struttura regionale continua a far finta di ignorare che nell’arco di pochissimi giorni scadrà il termine di gestione delle vecchie vasche e del relativo percolato da parte della Rap, anche qui con la prospettiva di innescare situazioni di criticiatà ambientale”.
 
Il vicesindaco e assessore alle Partecipate, Sergio Marino, ha inviato una nota al governatore Nello Musumeci e agli assessorati regionali competenti – Energia e Ambiente – sollecitando l’approvazione della variante e prospettando in caso contrario “soluzioni estreme”: “In considerazione dell’assoluta urgenza di porre in essere quanto necessario per consentire l’impiego della VI vasca, senza il quale si aggraverebbe lo stato di emergenza in Sicilia, si diffida codesta Regione a emanare apposita ordinanza, come richiesto da Rap, nelle more dell’approvazione della variante sostanziale alla VI vasca il cui iter fa capo alle strutture regionali interessate”.
 
“Si sollecita ancora una volta – ha aggiunto l’assessore – l’immediata approvazione della variante sostanziale di cui sopra per evitare l’emergenza in atto e consentire quindi a Rap di garantire lo smaltimento dei propri rifiuti senza dover ricorrere a soluzioni estreme che, si ricorda, non possono che vedere il diretto coinvolgimento delle strutture commissariali”.
 
Marino ha sottolineato inoltre che, in ogni caso, “sia la Rap che il Comune, come sempre è avvenuto, garantiranno il costante presidio ambientale e gestionale del polo impiantistico di Bellolampo e, conseguentemente, del sistema di raccolta dei rifiuti nella città di Palermo. Sia la Rap che il Comune di Palermo hanno sempre posto in essere quanto necessario per garantire continuità gestionale della discarica di Bellolampo e della raccolta dei rifiuti a Palermo, nel rispetto di tutte le componenti ambientali interessate e confidando nelle facilitazioni che il regime commissariale conferisce alla Regione Siciliana”.
 
Anche l’amministratore unico di Rap, Giuseppe Norata, ha sollecitato l’emanazione dell’ordinanza “per evitare che si possa bloccare definitivamente il conferimento dei rifiuti dell’indifferenziato a Bellolampo con la ricaduta a cascata sul servizio di raccolta in tutta la città”.
 
Appello alla ragione anche da parte dei sindacati, con Fit Cisl, Uil Trasporti, Fiadel e Filas che tramite una nota hanno chiesto a Comune e Regione di “sedersi attorno a un tavolo di lavoro per trovare una soluzione immediata al problema, evitando il solito rimpallo di responsabilità e ricordando che di mezzo ci sono i cittadini palermitani e il decoro della città”.

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