In Sicilia carenza di ispettori fitosanitari - QdS

In Sicilia carenza di ispettori fitosanitari

Michele Giuliano

In Sicilia carenza di ispettori fitosanitari

venerdì 04 Gennaio 2019

La Regione corre ai ripari dopo i tanti pensionamenti: prevista una formazione di personale esperto contro le fitopatie. Tra i requisiti: aver già lavorato per il Dipartimento e possedere un diploma di agrotecnico o perito agrario

PALERMO – Troppo pochi ispettori fitosanitari in servizio in Sicilia, una condizione che può diventare pericolosa perché potrebbero venire meno le misure di protezione contro l’introduzione e la diffusione nella comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali.
 
Un problema da risolvere in fretta, tanto che la Regione ha deciso di correre ai ripari avviando la formazione di nuovi ispettori. Una situazione che è via via peggiorata anche a causa della progressiva diminuzione del numero degli ispettori in organico presso il servizio fitosanitario, anche a seguito dei pensionamenti effettuati.
 
Dall’altro canto, è stata rilevata l’esigenza di valorizzare la professionalità acquisita nel tempo dal personale con qualifica di agente fitosanitario, in possesso di adeguato titolo di studio, con qualifica almeno di funzionario.
 
L’amministrazione ha quindi stilato l’elenco dei requisiti necessari per l’acquisizione della qualifica d’ispettore fitosanitario del servizio fitosanitario regionale e lotta alla contraffazione. Innanzitutto, non potrà accedere alla formazione chi non ha lavorato già per il dipartimento. Primo requisito necessario, infatti, è il prestare servizio, anche in via indiretta sotto forma di dipendenza funzionale, nel Servizio Fitosanitario Regionale e Lotta alla Contraffazione.
 
Il titolo di studio non è meno importante: gli interessati dovranno essere in possesso di un diploma di agrotecnico o di perito agrario, o, ancora, una laurea triennale o magistrale ad indirizzo agrario/forestale o biologico. Anche il diploma di geometra è considerato requisito valido, esclusivamente per i soggetti con qualifica non inferiore a funzionario, in organico nel servizio fitosanitario da almeno 10 anni continuativi, svolti in affiancamento ad ispettori fitosanitari e con attuale qualifica di agente fitosanitario di durata non inferiore a tre anni.
 
Al titolo di studio va affiancato il conseguimento di un attestato rilasciato dal servizio fitosanitario regionale o centrale, o da altro soggetto dagli stessi delegato, di regolare frequenza di un corso di formazione di base, anche in qualità di uditore, di durata non inferiore a 5 giorni complessivi. In alternativa, potranno essere ritenuti validi, attestati di corsi specifici di medesima durata, che si sono tenuti in date che hanno preceduto l’uscita del decreto per la nuova formazione.
 
Corsi di aggiornamento e riqualificazione sono previsti anche per gli ispettori fitosanitari già in attività. Il servizio fitosanitario regionale si occupa, anche in collaborazione con il competente Servizio del Dipartimento regionale dello sviluppo rurale e territoriale, di attività vivaistica e controllo per la commercializzazione con l’estero e applicazione della normativa comunitaria, nazionale e regionale in materia fitosanitaria e vivaistica. Mantiene i rapporti istituzionali con il Servizio fitosanitario centrale e coordina le attività di studio, sperimentazione e divulgazione nel settore fitosanitario. Ancora, rilascia le autorizzazioni per l’acquisto e l’uso di prodotti fitosanitari, sulla riga del Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile di questi prodotti. Per quanto riguarda l’attività ispettiva, coordina le azioni di formazione e aggiornamento degli ispettori e agenti fitosanitari e gestisce l’attività sanzionatoria. Non meno importante, coordina le attività di vigilanza sugli organismi ed enti responsabili del controllo del metodo di produzione biologico e delle produzioni a denominazione di origine, in sinergia con gli altri Uffici dell’Amministrazione preposti all’attività.

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