Bonus caldaie: le possibili detrazioni - QdS

Bonus caldaie: le possibili detrazioni

Andrea Carlino

Bonus caldaie: le possibili detrazioni

giovedì 17 Gennaio 2019

Le misure del Governo per incentivare interventi mirati al risparmio energetico. Ecobonus e conto termico le alternative per persone fisiche, società ed enti pubblici

ROMA – Anche nel 2019 nella nuova manovra finanziaria varata dal governo sarà presente il bonus caldaie, atto che intende incentivare gli interventi per il risparmio e l’efficienza energetica delle case e degli edifici.
 
Il bonus caldaie 2019 è la detrazione fiscale messa in atto con la nuova Legge di Bilancio 2019 all’interno dell’Ecobonus, che consiste in una percentuale di detrazione diversa in base al tipo di efficienza energetica della caldaia installata. I contribuenti, fino al 31 dicembre 2019, potranno beneficiare di una riduzione pari al 50% o al 65% sulle caldaie a condensazione, nessuno sconto invece per chi installerà una caldaia di classe inferiore alla A. Lo sconto Irpef, quindi, sarà più ragguardevole per chi deciderà di installare impianti a maggior efficienza energetica.
 
A poter usufruire dell’Ecobonus 2019 sono persone fisiche, professionisti e società, associazioni, enti pubblici e privati nel caso in cui non svolgano attività commerciale.
Per accedere al bonus basterà registrarsi sul sito Enea nella sezione dedicata agli incentivi per l’efficienza energetica e compilare il form che sarà disponibile non appena saranno rilasciati i decreti attuativi.
 
Esiste poi un’alternativa all’Ecobonus: il conto termico che, nel caso delle caldaie, riguarda però solo gli enti pubblici. Il conto termico non prevede un’aliquota di detrazione fiscale, ma un premio in denaro, versato direttamente sul conto corrente del richiedente e l’importo erogato sarà correlato alla potenza del dispositivo installato.
 
Nel dettaglio ecco come funziona il nuovo Ecobonus sulle caldaie: fino 31 dicembre 2019, i contribuenti che vogliono sostituire l’impianto di climatizzazione invernale con una caldaia a condensazione potranno basarsi su due percentuali di detrazione Irpef diverse: una al 65% ed una al 50%.
 
La detrazione al 65%, prevista con l’Ecobonus, si applica nel caso in cui si decida di installare una caldaia a condensazione di classe A e contestualmente anche i sistemi di termoregolazione evoluti. La detrazione è invece al 50%, per chi installa una caldaia a condensazione di classe A senza valvole.
 
Per chi decide di installare una caldaia di classe B o inferiore non è prevista invece alcuna detrazione.
 
Il pagamento della caldaia, inoltre, deve essere fatto sempre secondo le modalità previste dalla legge per l’Ecobonus, per cui tramite bonifico parlante.
 
Lo sconto Irpef deve essere suddiviso in dieci quote di pari importo ed ogni contributo va dichiarato nella dichiarazione dei redditi a partire dall’anno successivo alla spesa effettuata, vale a dire che, se la spesa viene sostenuta nel 2019, la prima quota andrà dichiarata nel 2020.
 
L’obiettivo del Governo con il nuovo Ecobonus sulle caldaie a condensazione è quello di incentivare gli utenti, con sconti e detrazioni, ad installare prodotti altamente efficienti e moderni.
 
Giovanni Fontana, responsabile della consulenza tecnica di Italtherm ha così dichiarato all’Adnkronos: “L’Ecobonus è un’occasione unica per sostituire le vecchie caldaie con modelli nuovi e più performanti. A giovarne sarà sia l’ambiente che il portafoglio. La sostituzione di una caldaia tradizionale con una a condensazione – continua Fontana – può consentire infatti di ridurre i consumi di gas di circa il 20%, percentuale che aumenta nel caso di utilizzo di un sistema di termoregolazione evoluto, arrivando in alcuni casi fino al 30% di risparmio. In più sostituire la caldaia permette anche di ridurre di circa il 66% le emissioni di gas inquinanti”.

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