Michele Cimino: "Creare efficienza per dimostrare alla città di potersi affidare al trasporto pubblico" - QdS

Michele Cimino: “Creare efficienza per dimostrare alla città di potersi affidare al trasporto pubblico”

Giovanna Naccari

Michele Cimino: “Creare efficienza per dimostrare alla città di potersi affidare al trasporto pubblico”

sabato 16 Febbraio 2019

Le prospettive in atto per il rilancio del servizio e le iniziative in programma da qui ai prossimi mesi. Intervista ESCLUSIVA del QdS con l’amministratore unico dell’Amat, Michele Cimino

PALERMO – Il trasporto pubblico locale si rinnova con nuovi mezzi e tecnologia. Una sfida per l’Amat e per l’Amministrazione comunale, anche per la riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico. Basti pensare che nel 2016, da una ricerca di TomTom Telematics, è emerso che nel capoluogo siciliano un’automobilista ha trascorso in media oltre sei giorni bloccato nelle strade con la propria auto. La città, insomma, è risultata una delle più congestionate d’Italia.
 
 
Sulle prospettive in atto per il rilancio del servizio e le iniziative in programma da qui ai prossimi mesi, abbiamo intervistato l’amministratore unico di Amat, Michele Cimino.
 
Come immagina il futuro del trasporto pubblico locale?
“Bisogna creare le condizioni per dimostrare ai cittadini che il mezzo pubblico, con servizi efficienti, può essere una grande risposta allo svolgimento delle proprie attività. Sono infatti convinto che oggi per una famiglia l’utilizzo di un’automobile abbia un costo molto elevato, tra assicurazione, parcheggio e tutto il resto, rispetto all’uso di un mezzo pubblico. E con gli attuali problemi di inquinamento atmosferico e acustico la valorizzazione del mezzo pubblico rappresenti un passaggio fondamentale”.
 
Da parte di molti cittadini sembra però esserci della resistenza nel lasciare l’automobile a casa…
“Bisognerebbe sensibilizzarli maggiormente, però Amat deve dare risposte efficienti a chi utilizza il mezzo pubblico. Purtroppo siamo ancora in una fase embrionale perché, per esempio, l’aver realizzato parzialmente le linee del tram ha consentito il trasporto su rotaia solo in alcuni punti della città. Ma se per esempio il tram arrivasse nelle zone di maggiore interesse, se riuscisse a superare la tempistica del traffico e a dare la serenità anche della puntualità, ci sarebbero senz’altro ricadute positive sull’ambiente”.
 
Quali sono i prossimi passi?
“Il contratto di servizio con il Comune di Palermo deve essere approfondito da ambo le parti, perché l’Amat deve essere in condizioni di realizzare gli obiettivi, non può essere un libro dei sogni. Tutti gli aspetti vanno verificati affinché l’Amat riesca ad assolvere un impegno che è congruo, verificabile e credibile”.
 
I tempi?
“Abbiamo illustrato ai sindacati di categoria il Piano industriale, il Piano di risanamento e il Piano del fabbisogno di personale per il prossimo triennio. È stata la prima fase del tavolo di concertazione, che si aggiornerà non appena sarà risolta la questione dei fondi per il trasporto pubblico locale con la Legge di stabilità. Sono fiducioso che il Governo regionale, in sinergia con il sindaco Orlando, possa dare un segnale di copertura finanziaria per il tram”.
 
Come facilitare l’utilizzo dei mezzi pubblici?
“Il biglietto magnetico, che ha sostituito i vecchi titoli di viaggio, è un deterrente contro le falsificazioni e a garanzia dell’utente. L’azienda sta facendo anche passi avanti con le app e cercheremo di rendere ancora più semplici l’acquisto del biglietto e gli altri servizi”.
 
In che modo pensate di intervenire contro gli atti vandalici che ultimamente si sono verificati?
“L’azienda ha disposto un primo ordine di undici cabine blindate che saranno installate nella prossima fornitura di nuovi autobus. Per il resto, ci auguriamo la collaborazione di tutti i palermitani e confidiamo nel supporto delle Forze dell’ordine e della Prefettura, che hanno svolto un buon lavoro e a cui chiederemo ancora riunioni per il controllo del territorio”.
 
Il parco macchine di Amat è composto da 403 autobus a cui se ne aggiungeranno 139 entro l’anno. A gennaio sono entrati in funzione 38 nuovi bus Urbanway Iveco, con motorizzazione euro 6 alimentati a metano. Si tratta della prima fornitura di 89 mezzi, a gasolio e a metano, che sarà completata a febbraio. L’importo dell’intero acquisto è di 22 milioni di euro, di cui l’80 per cento finanziato dal ministero dei Trasporti. Alle quattro linee Tram se ne aggiungeranno sette per un valore di 700 milioni. Al trasporto pubblico su gomma e rotaia si aggiunge il servizio di car e bike sharing.

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