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Catania – Metropolitana, una buona e una cattiva notizia

Desiree Miranda

Catania – Metropolitana, una buona e una cattiva notizia

sabato 02 Marzo 2019

La crisi della società che sta eseguenedo gli scavi, la Cmc di Ravenna, che si aggiunge a quella già nota della Tecnis, blocca ancora tutti i cantieri. Intanto è stata aggiudicata la gara per i nuovi ascensori: presto le fermate saranno fruibili da tutti i cittadini. Novità anche per la tratta fino all’aeroporto

CATANIA – I lavori per le nuove tratte della Metropolitana a Catania sono fermi. La crisi della società che sta eseguendo gli scavi, la Cmc, la “Cooperativa muratori e cementisti” di Ravenna, che si aggiunge a quella già nota della Tecnis, sta di fatto bloccando l’incremento di una delle più grandi e rivoluzionarie opere, in termini di mobilità, per Catania.
 
"Cmc è in concordato preventivo, quindi in questa fase c’è un rallentamento nell’avanzamento dei lavori", afferma il direttore generale della Fce, propietaria della linea metropolitana etnea, l’ingegnere Salvatore Fiore. "Purtoppo il mondo delle imprese sta attraversando una brutta fase. Il concordato preventivo però è un procedimento per aiutare la prosecuzione dell’azienda quindi ci auguriamo di riprendere i lavori al più presto", aggiunge.
 
La volontà è quella di ricominciare subito, ma i tempi non sono programmabili e intanto i cantieri per le tratte Nesima-Misterbianco e Stesicoro-Palestro, inclusa nel futuro collegamneto fino all’aeroporto, rimangono in attesa.
 
Un’attesa che riguarda anche il finanziamento da oltre 400 milioni di euro del tratto fino al Fontanarossa, per il quale si aspetta ancora l’esito dalla Commissione europea. Dopo un incontro con Nicolas Gibert-Morin il capo dell’unità Italia-Malta della Direzione generale Regio della Commissione europea, in visita a Catania nei giorni della festa di sant’Agata, l’assessore regionale delle Infrastrutture Marco Falcone, ne ha annunciato l’arrivo per la fine di Febbario.
 
Sebbene, comunque, si è ancora in attesa della decisione, il direttore generale Fce non si mostra affatto preoccupato. "Loro hanno già deciso di inserire il nostro intervento all’interno della programmazione, quindi si tratta solo di definire il tasso di copartecipazione. Solo una scelta di tipo amministrativo dunque", dichiara ancora Fiore.
 
Buone notizie arrivano intanto sul fronte dell’utilizzo delle tratte in funzione: la gara per ripristinare o sostituire gli ascensori non funzionanti è in fase di definizione. "Siamo in fase di approvazione del contratto, con tutte le procedure post espletamento della gara", spiega Fiore. Il nome della ditta che si è aggiudicata i lavori non si conosce però "perché manca ancora l’aggiudicazione definitiva", dice l’ingegnere.
 
Il costo dell’intervento è di circa un milione di euro e cambierà per tutti il modo di accedere alla linea metropolitana. Se adesso, infatti, per usare l’ascensore occorre chiamare il numero segnalato e attendere un operatore che, munito di chiave, ci accompagni fino ai binari, prassi che rallenta i tempi e in parte ne limita l’uso, con i nuovi ascensori non sarà più così. L’accesso sarà diretto e una volta giunti ai binari ci saranno i varchi di controllo. "In questa fase è necessario l’intervento dell’operatore perché sono pochi gli ascensori funzionanti, mentre quando entreremo a regime non ce ne sarà più bisogno", afferma Fiore.
 
In attesa delle nuove linee, il servizio dell’ascensore sarà di certo utile ai già tanti catanesi che hanno imparato a muoversi con la metro. I numeri sono costantemente in crescita e l’anno scorso sono stati superati i 6 milioni di passeggeri. "Un bel risultato che ci riempie d’orgoglio perché fare cultura della mobilità è una delle cose più belle che possa esserci", conclude.

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