Formazione, Avviso 8: la Regione fa slittare ancora i termini - QdS

Formazione, Avviso 8: la Regione fa slittare ancora i termini

Michele Giuliano

Formazione, Avviso 8: la Regione fa slittare ancora i termini

martedì 19 Marzo 2019

Stanziati 110 milioni di euro, quasi 700 i corsi ancora in stand-by dopo tre anni di tira e molla. Le associazioni datoriali hanno chiesto ancora tempo. L'avvio dei corsi che si allunga. Per questo motivo, è stato deciso di concedere ulteriori 30 giorni a partire dal 14 marzo, fissando come ultimo giorno utile lavorativo il 15 aprile prossimo.

PALERMO – Sembrava tutto pronto per partire e invece, per l’Avviso 8 sono stati decretati diversi giorni di proroga per la presentazione della progettazione esecutiva. La scelta, come si legge nel documento, sarebbe stata dettata dalla richiesta trasmessa via Pec il 7 marzo appena trascorso, a firma congiunta, dalle associazioni datoriali Anfop, Assofor, Confap, Forma Sicilia e iFORM, con la quale hanno voluto rendere nota la necessità di prolungare i termini per poter preparare la documentazione necessaria.
 
Per questo motivo, è stato deciso di concedere ulteriori 30 giorni a partire dal 14 marzo, fissando come ultimo giorno utile lavorativo il 15 aprile prossimo. Un ulteriore stop dopo l’approvazione della graduatoria definitiva per la “realizzazione di percorsi formativi di qualificazione mirati al rafforzamento dell’occupabilità in Sicilia – Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione – Programma Operativo della Sicilia – Fondo Sociale Europeo 2014-2020”. E i 110 milioni di euro messi a disposizione per un elenco di circa 700 corsi formativi rimangono ancora fermi, e rimangono in attesa anche i 400 rimasti fuori che potrebbero sperare in un scorrimento della graduatoria. Una possibilità non remota, vista la condizione di stallo degli ultimi tre anni, che ha portato alla chiusura di molti enti, sia tra quelli nuovi e quelli chiamati “storici”.
 
La nuova graduatoria ha tenuto conto delle due indicazioni date dal Tar, che ha richiesto che fossero rivisti i punteggi attribuiti agli elementi di valutazione all’interno dell’avviso 8 indicati come A1, A2, B4 e B5. In particolar modo, A1 e A2 sono stati riparametrati su base 1, mentre i diversi pareri dati sia dal Tar e dal Cga hanno avuto come risultato che per i criteri B4 e B5 valgono i punteggi attribuiti dalla commissione di valutazione. Sulla base della nuova graduatoria, prima della proroga appena firmata, le attività formative sarebbero dovute riprendere tra aprile e giugno di quest’anno. Insomma, dopo l’avviso 2, da poco riattivato, che ha permesso di riavviare dopo tanto tempo le attività di formazione in Sicilia, l’avviso 8 potrebbe rappresentare un momento di continuità assente da troppo tempo.
 
Qualche mese fa erano stati respinti gli ennesimi ricorsi che miravano alla sospensione degli effetti della graduatoria dei corsi finanziati: due enti di formazione avevano presentato ricorso all’ultima graduatoria, con richiesta di sospensiva, perchè non gli sarebbero stati assegnati dei punteggi premiali rispetto alle consolidate esperienze nel settore, ma il Tar ha deciso di rigettare le motivazioni addotte in quanto “non supportati da sufficiente fumus boni iuris tale da indurre ad una ragionevole previsione sull’esito positivo del ricorso”.
 
Un altro momento di fermo alla graduatoria (rivista ben tre volte in questi due anni) era arrivato dal Cga che espresse parere negativo in riferimento all’attribuzione dei punteggi per i criteri ‘B4’ e ‘B5’, inerenti l’esperienza e l’anzianità del personale assunto a tempo indeterminato.
 
In tutta risposta, l’assessorato regionale ha preferito depennare i due criteri, portando sullo stesso piano enti nuovi e enti storici, che lavorano nel settore da anni e che contano al proprio interno buona parte degli 8 mila lavoratori al momento a casa, in attesa di risposte. I giudici amministrativi decisero infatti che prima dell’approvazione dell’operazione può anche essere dimostrato attraverso una dichiarazione che però deve avere ad oggetto un requisito posseduto.

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