La Sicilia investe nel settore agroalimentare - QdS

La Sicilia investe nel settore agroalimentare

Roberto Pelos

La Sicilia investe nel settore agroalimentare

giovedì 21 Marzo 2019

Dal ministero delle Politiche agricole stanziati 500 milioni per dare sostegno agli investimenti nel comparto. La Cabina di regia del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020 ha dato il via libera ad un ulteriore stanziamento di 100 milioni

ROMA – Ammonta a 500 milioni di euro l’importo stanziato dal Ministero delle Politiche agricole e alimentari, forestali e del turismo a sostegno degli investimenti destinati alle filiere del medesimo comparto del nostro Paese.
 
Il “via libera” all’aumento di 100 milioni di euro a favore dei contratti di filiera e di distretto, gestiti dal Mipaaft all’interno del Piano operativo agricoltura, è stato dato dalla Cabina di Regia del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020. È stato così aumentato il contributo previsto a 210 milioni di euro a fondo perduto a cui si aggiungono le risorse di Cassa depositi e prestiti fissati, allo stato attuale, a 200 milioni di euro.
 
Per quanto riguarda la Sicilia i progetti approvati sono nove, per un investimento complessivo di 110.630.569,81 euro di cui 39.863.813,66 euro saranno stanziati dal Ministero in conto capitale.
 
Una buona opportunità, dunque, anche per la nostra terra, rivolta allo sviluppo un settore di grande importanza per l’economia regionale, in una realtà come la nostra, a forte vocazione agricola. Ma è un po’ tutto il Meridione a primeggiare per richieste relative al quarto bando di contratti di filiera e di distretto, attualmente aperto, che ha visto una forte partecipazione da parte delle imprese agricole e agroalimentari: i progetti ricevuti dall’Amministrazione, con proposte d’investimento nelle filiere agroalimentari per oltre 1,25 miliardi di euro, sono 48 di cui l’80% riguarda infatti, imprese del Mezzogiorno.
 
A tal proposito, sono da registrare le dichiarazioni del ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio che ha evidenziato l’impegno istituzionale verso il meridione d’Italia. “Il fatto che l’80% dei progetti provenga da imprese del Mezzogiorno – ha sottolineato – dimostra l’attenzione crescente del Governo verso le regioni del Sud. Il nostro obiettivo è quello di trasformare l’agricoltura in un’agricoltura importante e di qualità ma anche e soprattutto moderna”.
 
Sulla stessa lunghezza d’onda Alessandra Pesce, sottosegretario alle Politiche agricole, che ha dichiarato: “Il Ministero oggi ha una dotazione senza precedenti per affiancare le imprese, creare nuovi posti di lavoro. L’azione del ministro Lezzi è stata cruciale perché la maggior parte di questi investimenti vede il Sud protagonista. Finalmente si guarda all’agricoltura come un settore strategico su cui investire”. Entrambi hanno poi messo in risalto l’importanza della promozione e valorizzazione delle produzioni del nostro Paese per il rilancio del settore.
 
“Vogliamo mettere la filiera agroalimentare al centro della nuova strategia per il made in Italy. – ha detto ancora Centinaio – Proprio per questo abbiamo messo a disposizione uno stanziamento economico senza precedenti. Il futuro dell’agricoltura passa necessariamente attraverso una filiera sana, virtuosa e di eccellenza”.
 
Per il sottosegretario Alessandra Pesce, “il gioco di squadra fa vincere il Made in Italy agroalimentare. Crediamo molto nei contratti di filiera come strumento di sviluppo territoriale e per una più equa distribuzione del valore lungo la filiera”.
 
Il contributo dello Stato ai contratti di filiera e di distretto è concesso, in coerenza con la normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato, per diverse tipologie d’investimenti. Le spese ammissibili vanno dagli investimenti per la produzione primaria, la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, fino alla promozione e la pubblicità dei prodotti di qualità certificata o biologici, e alla ricerca e sperimentazione.

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