Dopo 42 anni torna il Giro di Sicilia di ciclismo - QdS

Dopo 42 anni torna il Giro di Sicilia di ciclismo

Giovanna Naccari

Dopo 42 anni torna il Giro di Sicilia di ciclismo

mercoledì 27 Marzo 2019

Quattro tappe: da Catania a Milazzo, da Capo d’Orlando a Palermo, da Caltanissetta a Ragusa, da Giardini Naxos all’Etna. La competizione - una delle più antiche corse a tappe in Italia (la prima edizione si svolse nel 1907) - avrà inizio il 3 aprile per concludersi il 6

Palermo – L’ultimo vincitore del Giro di Sicilia fu Beppe Saronni, diciannovenne, nel 1977. Dopo 42 anni l’Isola torna nel circuito del grande ciclismo e riapre le porte alla gara, dal 3 al 6 aprile, con l’obiettivo di promuovere il territorio con i grandi eventi sportivi.
 
Le tappe sono quattro. La prima con partenza da Catania si concluderà a Milazzo (Messina) su un percorso di 165 chilometri; la seconda collegherà Capo d’Orlando (Messina) a Palermo (236 chilometri); la terza tappa sarà Caltanissetta-Ragusa (186 chilometri); la quarta partirà da Giardini Naxos e si concluderà sull’Etna (119 chilometri).
 
“Riportare nell’Isola, dopo 42 anni, una prestigiosa competizione come Il Giro di Sicilia ci riempie d’orgoglio – ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci in conferenza stampa – Il giro ciclistico è un evento importante per promuovere un territorio perché ha una grande attenzione mediatica e offre visibilità anche alle aree interne”. E ha continuato: “è un’iniziativa che, oltre a proiettarci su un palcoscenico di primo livello, fortifica all’esterno l’immagine di una Regione che finalmente sta cominciando a riproporsi all’attenzione generale in ogni settore, compreso quello dello sport agonistico. L’anno prossimo toccheremo province che quest’anno non verranno coinvolte e nel giro ciclistico e lo stesso faremo nel 2020”. Nel 201 il Giro d’Italia partirà dalla Sicilia.
 
La Regione siciliana e Rcs Sport hanno siglato un accordo triennale che prevede, oltre a Il Giro di Sicilia, anche il Giro d’Italia nel 2020 con tre tappe e la Grande Partenza della Corsa Rosa nel 2021. La Rai trasmetterà su Rai Sport HD due ore di diretta ogni giorno. Saranno circa 100 i Paesi collegati nel mondo.
 
Paolo Bellino, amministratore delegato e direttore generale di Rcs Sport ha spiegato che l’accordo triennale con la Regione siciliana ha una strategia ben precisa: “Riportare Il Giro di Sicilia ai suoi antichi splendori e nuovamente qui il Giro d’Italia nei prossimi anni”. Ed ha aggiunto: “Sono certo che si potranno proporre, oltre alla corse professionistiche, anche quelle amatoriali”.
 
Per l’assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, Sandro Pappalardo: “La nostra regione, come rilevano gli ultimi dati, si dimostra una delle mete più ambite dal punto di vista turistico ed è per questo che il Giro di Sicilia è stato inserito nei grandi eventi da proporre ai tour operator del mondo. Anche questo è un modo per destagionalizzare l’offerta del territorio”.
 
Il Giro di Sicilia è una delle più antiche corse a tappe italiane: la prima edizione si è svolta nel 1907. Il primo vincitore fu Carlo Galetti, che fece suoi i Giri d’Italia del 1910 e 1911.
 
Elisabetta Ripa, amministratore delegato di Open Fiber, main sponsor dell’evento, ha sottolineato come l’azienda “è orgogliosa di accompagnare il ritorno e il rilancio di una manifestazione sportiva così importante”.
 
Il responsabile Comunicazione e Relazioni con i Media di Open Fiber, Alessandro Zerboni ha fatto il punto sulla realizzazione delle autostrade digitali in Sicilia: “Abbiamo già realizzato la rete in fibra nelle città di Palermo e Catania in tempi record rispetto a quanto preventivato all’inizio, grazie alla sinergia con la Regione siciliana e con gli amministratori locali che ci ha aperto la via alla fase dei permessi. Stiamo lavorando a Messina, Caltanissetta, Siracusa e stiamo aprendo cantieri in tutta la Sicilia. Lo facciamo con investimenti privati e poi lavoriamo anche nei piccoli comuni e nelle aree marginali dell’Isola grazie a un progetto voluto dal ministero dello Sviluppo economico e, più in generale dallo Stato, per portare la banda ultralarga in tutte le case dei comuni siciliani”.

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