La Sicilia si scopre “terra di crociere” - QdS

La Sicilia si scopre “terra di crociere”

Michele Giuliano

La Sicilia si scopre “terra di crociere”

mercoledì 31 Marzo 2010

Cresce il traffico croceristico (che ha costi elevati) al cospetto del turismo tradizionale: segno di una scadente offerta via terra. Mentre gli alberghi si svuotano, a Palermo gli arrivi via mare sono aumentati del 400% in 5 anni

PALERMO – La nuova lingua del turismo siciliano sembra parlare a tinte sempre più forti in termini di traffico crocieristico. Alla faccia della crisi internazionale: le statistiche infatti dicono che questo settore è ogni anno sempre più in espansione. E da qui arriva la conferma sostanzialmente che in realtà il calo di presenze negli alberghi siciliani non è dovuto proprio alle difficoltà finanziarie dei turisti, altrimenti non si spiegherebbe come sia possibile un aumento dei passeggeri da crociera i cui costi del servizio sono ben più elevati rispetto che scegliere una vacanza sulla terraferma.
Il problema reale è che il turismo in Sicilia non trova più un vero appeal e la crociera, che offre molte alternative in termini di servizi, trova oggi un maggiore riscontro. Vedasi ad esempio Messina: da queste parti i passeggeri in crociera sono in grandissimo aumento. Il direttore commerciale sud Europa di Msc, Leonardo Massa, ha confermato che nel 2010 la compagnia effettuerà 54 scali, portando in città 160 mila passeggeri. Intanto il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca ha ribadito i dati di previsione per l’anno in corso. Sono state infatti rinnovate diverse intese operative con alcune compagnie croceristiche per la stagione 2010 e fino al 24 dicembre sono già stati programmati 200 scali con cadenza quasi settimanale, che garantiranno un flusso di croceristi di 389 mila unità.
Palermo poi si è riscoperta nell’ultimo quinquennio “capitale” delle crociere. A partire dal 2005, secondo i dati ufficiali dell’Autorità Portuale, si è registrato un incremento che ha messo a segno un aumento del 400 per cento degli arrivi. I croceristi, infatti, sono passati dai 193.197 agli odierni 471.395. Nello stesso lasso di tempo è quasi raddoppiato anche il traffico passeggeri: da un milione 764 mila 499 a 2 milioni 305 mila 991.
L’assessorato regionale ai Trasporti sta portando avanti già da qualche mese una pianificazione territoriale, attraverso le istanze segnalate dai vari enti locali interessati, per concorrere alla determinazione delle priorità negli interventi infrastrutturali, in linea con gli obiettivi della strategia regionale già condivisa dallo Stato con l’Accordo di programma quadro. Ad essere coinvolte le amministrazioni nel cui territorio ricadono i porti commerciali o che sono interessati da dinamiche di sviluppo socio-territoriale legate alle infrastrutture.
Dunque una grandissima occasione da prendere al volo per una Sicilia che, turisticamente parlando, attraverso i canali tradizionali delle strutture ricettivo-ricreative non riesce più ad assorbire l’interesse del visitatore. Ed ecco come si spiega il calo delle presenze nell’ultimo anno registrato dall’Osservatorio Turistico della Regione Sicilia che ha fatto segnare un -3,5 per cento di arrivi e un -2,4 per cento di presenze. “La riduzione dei flussi turistici – si legge in una ricerca statistica di Bankitalia – ha interessato esclusivamente gli stranieri, diminuiti dell’8,5 per cento in termini di arrivi e dell’11,1 per cento per numero di pernottamenti”.
 

 
L’impatto del settore a livello nazionale
 
Dopo i risultati positivi del 2008 (+11,8 per cento) e la sostanziale tenuta del 2009, anche il 2010 si annuncia come l’ennesima annata positiva per il mercato crocieristico. In base alle previsioni di Sergio Senesi, presidente di Cemar Agency Network di Genova, l’anno in corso farà registrare un incremento sulla movimentazione dei crocieristi nei porti italiani, con una previsione di 8 milioni e 820 mila passeggeri (+5,27 per cento) e 4 mila 531 “toccate nave” (+6,8 per cento): una crescita importante, nonostante le stime degli operatori che prevedono, ancora per tutto il 2010, una sensibile riduzione di spesa per il turismo e le vacanze. Italia al vertice per quanto riguarda il movimento passeggeri per singolo porto, nonostante le variazioni di itinerari effettuate da alcune compagnie di navigazione. Sarà ancora Civitavecchia il principale porto crocieristico italiano nel 2010, seguito a strettissima distanza dal porto di Venezia. Saldo il terzo posto di Napoli, mentre Genova guadagnerà due posizioni, passando dal sesto al quarto posto; seguono Livorno e Savona. La prima compagnia per numero di passeggeri movimentati nei porti italiani è Msc Crociere. “Il successo delle crociere è legato senza dubbio all’ottimo rapporto qualità/prezzo di questo prodotto, caratterizzato da costi contenuti e livello si servizio medio-alto” ha sostenuto Senesi.

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