Palermo - Ecco come i rifiuti da differenziare finiscono in mezzo a tutti gli altri - QdS

Palermo – Ecco come i rifiuti da differenziare finiscono in mezzo a tutti gli altri

Claudio Di Gesu

Palermo – Ecco come i rifiuti da differenziare finiscono in mezzo a tutti gli altri

sabato 03 Luglio 2010

I contenitori di vetro, plastica e carta usati per tutta la spazzatura e svuotati negli autocompattatori. Cassonetti specifici utilizzati come generici: un frutto amaro di emergenze continue

PALERMO – Sono durati poco i contenitori pensati per incrementare il riciclaggio dei rifiuti differenziati. Sembrava proprio che con l’arrivo di nuovi contenitori per la raccolta differenziata soprattutto di carta-cartone e vetro-metallo consegnati dalla Palermo Ambiente (Ato Pa3) all’Amia, ormai da quasi due anni, attraverso una fornitura da 9 milioni 408mila 955 euro (più l’Iva), la situazione della raccolta differenziata a Palermo si sarebbe evoluta per il meglio.
In realtà, oltre ai tremila contenitori per la raccolta differenziata, sono stati consegnati all’Amia 19 auto compattatori, 28 cassoni scarrabili, 23 autocarri a vasca, 630 mila sacchetti trasparenti, diecimila bidoni condominiali. Come denunciato dal QdS a settembre 2009, questi contenitori da 1.700 litri per la raccolta differenziata di carta-cartone e vetro-metallo, del tutto uguali nella forma, nel volume e nel colore a quelli per la raccolta dei rifiuti indifferenziati, fin dalla loro prima distribuzione sul territorio cittadino, sono stati utilizzati per la raccolta indifferenziata.
Un solo elemento li distingueva cioè una scritta adesiva anteriore (facilmente deteriorabile e asportabile) e il coperchio (bianco per la carta-cartone e verde per il vetro-metalli). Era quasi scontato che in una città come Palermo, per i gravi problemi di raccolta che hanno portato spesso a incendi dei cassonetti e quindi alla loro cronica mancanza, l’unica alternativa per i cittadini era quella di utilizzare i contenitori che si ritrovavano sotto casa, non curandosi del colore del coperchio né della scritta adesiva che il più delle volte era asportata.
Questa situazione di fatto, sta generando una totale confusione che non aiuta certamente i cittadini a meglio raccogliere e depositare i rifiuti differenziati. Da un lato i cittadini con la loro noncuranza e dall’altra l’Amia che, verificata sul campo la non fruibilità dei contenitori per l’uso per il quale erano stati forniti (differenziata), oramai li svuota direttamente negli autocompattatori per la raccolta indifferenziata: è evidente il danno alla raccolta differenziata.
Una delle foto inserite nell’articolo testimonia ciò, si vede chiaramente un contenitore per la differenziata (carta-cartone e coperchio bianco) svuotato nel compattatore per gli indifferenziati con il suo carico che andrà inesorabilmente in discarica, quindi a peggiorare la già tanto precaria condizione in cui già da molto tempo si trova. Nel frattempo, in un piazzale di un deposito alle spalle della sede Amia di Via Tasca Lanza, ci sono ancora tantissimi contenitori per la raccolta differenziata nuovi e inutilizzati (come testimonia l’altra foto). Questa totale disarmonia fra tanta buona volontà da parte di numerosissimi cittadini nel fare la differenziata, la noncuranza di tanti altri e il silenzio operativo dell’Amia, sta solo peggiorando la situazione. Ci auguriamo pronte prese di posizione  e soprattutto chiarezza di intenti da parte di tutti gli attori di questa  vicenda.

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