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Catania – Abusivi e auto in sosta selvaggia così la viabilità diventa un inferno

Melania Tanteri

Catania – Abusivi e auto in sosta selvaggia così la viabilità diventa un inferno

giovedì 11 Agosto 2011

In un recente incontro l’assessore alla Mobilità, Pasqua, ha difeso le scelte dell’amministrazione. Residenti e commercianti esasperati per gli atteggiamenti del Comune

CATANIA – È una zona centrale, l’ingresso alla città per chi viene da Sud, eppure rappresenta ancora uno dei nodi più difficili da sciogliere per quanto riguarda la viabilità catanese.
La zona di piazza Duomo, via Vittorio Emanuele e piazza Alcalà, all’interno del territorio della I municipalità, sono state al centro dell’ultima seduta della circoscrizione Centro storico, il cui presidente, Carmelo Coppolino, ha voluto chiamare a raccolta residenti e commercianti per avviare un confronto con l’assessore alla Mobilità del Comune, Alberto Pasqua, alla luce delle recenti proposte avanzate dall’amministrazione, pensate per modificare la circolazione e liberare piazza Duomo dalle macchine.
“In vista del Piano generale urbano del traffico – ha spiegato Coppolino – e dell’idea di modificare la viabilità nella zona del Duomo, ci è sembrato opportuno organizzare un incontro per avanzare richieste, in merito a questo aspetto, all’assessore, ma soprattutto per chiedere la modifica di alcuni provvedimenti presi in passato e che, ancora oggi, non hanno apportato alcun beneficio”.
Il riferimento è al nodo Alcalà, la piazza Borsellino che, da circa un anno, è stata interessata da alcune modifiche che, nelle intenzioni degli amministratori, avrebbero dovuto snellire il traffico in ingresso in città e che, invece, sembrano aver trasformato la zona in una bolgia infernale, in particolare la via Cristoforo Colombo, l’arteria alle spalle del Mulino Santa Lucia su cui si è riversato tutto il traffico. Mezzi pesanti, bancarelle abusive, inciviltà diffusa con auto in sosta in pieno divieto o sopra le banchine, sono alcune delle problematiche segnalate dai residenti nella strada, che si sono definiti ostaggi della decisione dell’amministrazione di deviare tutto il traffico in una zona densamente popolata e che hanno raccontato di non poter uscire più di casa, nemmeno per gettare l’immondizia, per via della quantità di vetture e mezzi pesanti che circolano a velocità sostenuta proprio sotto le loro abitazioni.
“Non riusciamo a comprendere – hanno detto – le ragioni per cui un’amministrazione realizzi una pista ciclabile in un quartiere in mano alle prostitute e sposti il traffico pesante in una zona urbana e abitata, senza considerare affatto gli standard di vivibilità e di sicurezza”.
Ripristinare la vecchia viabilità e spostare il traffico pesante – e il conseguente rumore – in via Tempio, liberando la via Colombo da un vero e proprio assedio, è la richiesta degli abitanti all’assessore Pasqua secondo cui, però, la soluzione in fase di sperimentazione sarebbe la migliore possibile.
“Tutte le iniziative e i provvedimenti intrapresi dell’amministrazione – ha spiegato il titolare della delega alla Viabilità – si inseriscono all’interno del Piano generale del traffico urbano. Sono sperimentazioni su cui c’è sempre un margine di miglioramento”.
Riguardo la via Colombo, però, l’esponente tecnico della Giunta si è limitato a ricordare la richiesta da parte del Comune all’Autorità portuale di una porzione di porto per allargare la via Tempio, continuando a ribadire la giustezza del provvedimento preso un anno fa di cambiare la viabilità in piazza Alcalà.
A giudicare, però, dalla congestione del traffico, non solo nell’importante snodo ma in tutta la via Tempio, fino al Faro Biscari, qualche dubbio sulla validità del provvedimento, rimane.

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