“L’Autonomia concepita per sviluppare la Sicilia” - QdS

“L’Autonomia concepita per sviluppare la Sicilia”

Raffaella Pessina

“L’Autonomia concepita per sviluppare la Sicilia”

venerdì 09 Settembre 2011

In occasione del centenario dalla nascita di Giuseppe La Loggia. Concetto espresso con evidenza dal Presidente Napolitano

PALERMO – Sono ripresi questa settimana, come previsto, i lavori delle commissioni legislative all’Ars. Ieri mattina la Commissione bilancio e finanze dell’Assemblea, presieduta da Riccardo Savona, si è riunita con all’ordine del giorno l’audizione di Marco Salerno, dirigente generale del dipartimento Turismo, in merito  alle problematiche finanziarie riguardanti la programmazione della spesa del comparto. Nel corso dell’audizione sono stati  chiariti diversi aspetti che riguardano la programmazione della spesa destinata al Turismo per il 2011,  con puntuali dati sugli impegni di spesa attuali, ed è emersa una criticità, peraltro evidenziata unanimemente dalla commissione, che riguarda la necessità di garantire, con nuova disponibilità di risorse, le iniziative da calendarizzare per il prossimo anno, così da consolidare i buoni risultati ottenuti nell’anno in corso.
Si tratta di risorse che attingono da fondi europei ed essenzialmente correlate a tre linee d’intervento,  per una disponibilità complessiva di 180 milioni di euro circa. Alcune di queste risorse sono destinate ad investimenti infrastrutturali, altre sono state invece impegnate per la realizzazione della programmazione degli eventi dell’anno.
Ieri si è svolta la tanto attesa visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano all’Assemblea regionale siciliana in occasione del centenario dalla nascita di Giuseppe La Loggia.
“Fu uno dei padri dell’autonomia siciliana – ha dichiarato il presidente dell’Ars Francesco Cascio – e da presidente della Regione, nel 1956, influenzò in modo determinante la storia dell’Isola, ancorando fermamente la nostra specialità all’unità nazionale, rifuggendo da ogni visione di tipo separatista. Il suo impegno a respingere ogni tentativo di separatismo della Sicilia suona più che mai attuale in questo momento storico in cui, se da un lato, si celebra il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, dall’altro lato, c’è pure chi critica con pregiudizio l’Italia contemporanea e invece di esaltare il sentimento nazionale, esalta le divisioni, mortificando gli ideali del progetto unitario”.
“Non possiamo dimenticare che l’autonomia è stata concepita come strumento per garantire lo sviluppo della Sicilia, della sua economia e l’occupazione. Purtroppo questo è un problema ancora gravemente aperto”, ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lasciando Palazzo dei Normanni dopo la cerimonia per il centesimo anniversario della nascita di Giuseppe La Loggia. “Questo – ha aggiunto – è stato ben detto stamattina”.    Cosa dice di questo Parlamento siciliano in cui un terzo dei deputati è indagato? A questa domanda di alcuni giornalisti il presidente ha replicato: “Non ho commenti da fare a questa sua affermazione”.
All’uscita della sede dell’Assemblea Regionale Siciliana c’era un gruppo di lavoratori della scuola con uno striscione di protesta: “Licenziati di massa, precari scuola”. Il capo dello Stato li ha salutati con un gesto della mano prima di salire in auto. Un sentito grazie al presidente Napolitano per la sua presenza in occasione della commemorazione di Giuseppe La Loggia, è stato espresso da Antonello Cracolici, presidente del gruppo del Pd all’Ars: “La presenza oggi a Palermo del Presidente della Repubblica ha rappresentato un segnale di grande attenzione per la Sicilia e per i valori più profondi della nostra autonomia".
Nel pomeriggio, secondo quanto prevede il cerimoniale, Napolitano si è recato allo Steri, sede del Rettorato, e poi alla facoltà di Ingegneria.

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