Messina - Il mistero dei 18 milioni di euro legati alla mobilità sostenibile - QdS

Messina – Il mistero dei 18 milioni di euro legati alla mobilità sostenibile

Francesco Torre

Messina – Il mistero dei 18 milioni di euro legati alla mobilità sostenibile

venerdì 24 Febbraio 2012

L’assessore Capone sfugge alle domande del QdS come se ci fosse qualcosa da nascondere. Il mega finanziamento è stato assegnato dal ministero dell’Ambiente nel 2008

MESSINA – Semplice menefreghismo o sindrome da mancanza di trasparenza? Non sappiamo da cosa sia affetto l’assessore comunale al Lavoro e alla Mobilità urbana, Melino Capone, ma qualche problema di certo ci deve essere se per più di un mese si è rifiutato di risponderci sia al cellulare di servizio (che ce l’ha a fare?) che al fisso di Palazzo Zanca.
Avremmo voluto chiedergli un aggiornamento sul megafinanziamento ottenuto dal ministero dell’Ambiente per acquistare 30 bus a metano e avviare tante altre iniziative legate alla mobilità sostenibile che nessun messinese – nonostante l’annuncio di Buzzanca e Capone risalga addirittura al dicembre 2008 – ha ancora mai visto. Avremmo voluto, e per qualche secondo siamo anche riusciti a chiederglielo, ma l’assessore ci ha liquidato in fretta e furia dicendoci che era in riunione e che comunque la colpa dei ritardi era della Regione Siciliana (e quando mai…).
A questo punto urge fare un po’ di chiarezza perché, al di là del personaggio, la vicenda è molto seria. Come abbiamo già accennato, nel lontano dicembre 2008 il sindaco Giuseppe Buzzanca e l’assessore al ramo Capone avevano annunciato in una conferenza stampa che il Comune avrebbe beneficiato di un mega finanziamento da 18 mln euro per la mobilità sostenibile, o meglio di un contributo di 13 milioni di euro da parte del ministero dell’Ambiente a fronte di un co-finanziamento da parte dello stesso Comune di 5 mln. E in effetti, da Roma, i fondi ministeriali (esattamente 13,439 mln €) arrivarono poco tempo dopo, nel febbraio 2009, e con l’obbligo di spenderli entro 14 mesi. Conseguentemente, nell’aprile 2009, la Giunta comunale approvò tutti i progetti e li inviò a Roma per il nulla osta. Nel settembre 2010, anche sull’onda di una nota di Sinistra, ecologia e libertà, chiedemmo a Capone novità, e lui si sfilò di dosso ogni responsabilità dicendoci che il Comune non poteva al momento utilizzare nemmeno un euro di quanto ricevuto perché il ministero dell’Ambiente non aveva ancora approvato i progetti. Oggi, invece, Capone ci verrebbe a dire che i fondi per la mobilità sostenibile non sono stati ancora cantierati dal Comune per una responsabilità non ben specificata della Regione Siciliana.
A questo punto l’assessore, però, ci dovrebbe spiegare alcune cose. Perché, per esempio, il Comune di Bologna e l’Azienda trasporti locale hanno potuto già utilizzare il finanziamento del Ministero (stesso bando, Fondo per la mobilità sostenibile) per attivare un servizio di car sharing? Perché la stessa cosa è successa, tra i tanti altri Comuni coinvolti, anche a Roma e a Trieste? Perché, a maggior ragione, il Comune di Palermo ha potuto deliberare nel dicembre scorso l’approvazione di progetti che sfruttano il cofinanziamento ministeriale di quasi 11 milioni di euro? Forse Palermo e Messina non sono nella stessa regione? Ma soprattutto, domanda delle domande, che cosa c’è da nascondere, assessore Capone se la disturba dare conto ai cittadini di come vengono utilizzati i soldi pubblici?
Questo chiederemmo a Capone, se solo ci facesse l’onore di rispondere al telefono o di fissarci un appuntamento. E gli lanceremmo anche un suggerimento: se non si vuole dare conto ai cittadini di ciò che viene fatto, forse è meglio pensare alla sempre valida, e purtroppo in Italia troppo spesso dimenticata, istituzione delle dimissioni.
 


I progetti. Tra gli altri anche le reti ciclabili
 
MESSINA – Abbiamo riferito dei progetti già cantierati da molti dei Comuni che hanno usufruito dei finanziamenti del Ministero dell’Ambiente per la Mobilità sostenibile. È tutto dimostrato, basta visionare i seguenti siti internet i cui link pubblichiamo qui a fianco, nella finestra che pone in cima la pagina on-line del Ministero con l’elenco di tutti i progetti cofinanziati suddivisi per Comune di competenza. Come potrete leggere se vi collegherete al portale ministeriale, per Messina gli interventi previsti erano: Messa in sicurezza della tramvia; Copertura torrente Annunziata; Fornitura di autobus a metano 2007/2008; Reti ciclabili urbane; Potenziamento bike sharing; Realizzazione di una rete ciclabile litoranea; Centro distribuzione urbana delle merci; Moderazione traffico veicolare. Se ne fosse vista almeno una di queste cose portata avanti dall’amministrazione comunale in questi 4 anni. E a questo punto viene da chiedersi… dove sono andati a finire i soldi del Ministero?

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