Rischio di multa fino a 1.559 euro per chi non ritarga il ciclomotore - QdS

Rischio di multa fino a 1.559 euro per chi non ritarga il ciclomotore

Margherita Montalto

Rischio di multa fino a 1.559 euro per chi non ritarga il ciclomotore

venerdì 23 Marzo 2012

La normativa vale per i motorini messi in circolazione dal luglio 2006

CATANIA – Per i giovanissimi una notizia per evitare una sanzione consistente che va da un minimo di 389 euro ad un massimo di 1.559 euro. Di che si tratta? Occorre ritargare il ciclomotore, ovvero la vecchia targa (targhino) per ciclomotori, immessi in circolazione da luglio 2006, deve essere sostituita con quella nuova a partire già dal 13 febbraio scorso. Infatti, chi viene sorpreso a circolare con la vecchia targa sarà sanzionato secondo quanto segue dal decreto 2 febbraio 2011, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 76 del 2 aprile 2011, in attuazione dell’art. 14, comma 2, della L. 29 luglio 2010, n. 120, il quale ha prescritto che, entro il 13 febbraio 2012, i predetti ciclomotori debbano essere muniti, per poter circolare su strada, delle targhe e del certificato di circolazione previsti dall’art. 97 del Codice della strada.
Quindi chi circola con il vecchio targhino incorre nella sanzione pecuniaria prevista daII’art. 14, comma 3, della citata legge n. 120/2010 .
Un esempio di prevenzione a quanto potrebbe accadere a chi non conosce questa nuova norma, ma soprattutto per la “tasca di papà”, è stata fatta dalla Polstrada distaccamento di Caltagirone.
Il Comandante della Polstrada calatina, Emilio Ruggeri, infatti spiega che: “La targa del ciclomotore, che costituisce un identificativo del veicolo e dell’intestatario del certificato di circolazione, è personale e non può essere ceduta. Pertanto cogliamo l’occasione per raccomandare, attraverso una campagna di sensibilizzazione e informazione dedicata ai giovani delle scuole superiori, il valore del senso della responsabilità anche a partire da un’età così incline a comportamenti esuberanti spesso dannosi per la propria incolumità e quella degli altri. Il richiamo al rispetto alle regole, come in questo caso del targhino, evita che ragazzi, ma soprattutto la famiglia, possano incorrere in multe salatissime”.

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