Guidare l’auto, se accompagnati è possibile anche per i minorenni - QdS

Guidare l’auto, se accompagnati è possibile anche per i minorenni

Stefano Di Mauro

Guidare l’auto, se accompagnati è possibile anche per i minorenni

martedì 24 Aprile 2012

Da ieri basterà avere 17 anni e aver frequentato un corso di 10 ore

CATANIA – Da ieri, anche in Italia i minori che abbiano compiuto 17 anni potranno iniziare a cimentarsi con la guida di un’automobile in modo da arrivare con maggiore esperienza al conseguimento della patente B. I ragazzi dovranno però essere in possesso della patente A1 per i motocicli ed essere affiancati in auto da un tutor designato.
È quanto stabilisce la norma sulla “Guida accompagnata”, entrata in vigore ieri. I minorenni interessati a mettersi al volante, per potersi cimentare con la «Guida accompagnata», dovranno prima frequentare un corso di almeno dieci ore di lezioni di guida in autoscuola, di cui due sera, quando è buio, e quattro tra autostrada e strade extraurbane. Dopo questo corso (che non potrà svolgersi per più di due ore al giorno), l’aspirante conducente potrà guidare, solo se accompagnato da una persona (il genitore può designare al massimo tre accompagnatori), analogamente a quanto accade per il normale foglio rosa conseguibile a 18 anni.
Per poter fare “apprendistato” è necessario rivolgersi alla Motorizzazione . Quindi se tutto è in ordine verrà rilasciata una ricevuta, da presentare all’autoscuola per iscriversi al corso pratico. La ricevuta scade al compimento dei 18 anni (quando si deve chiedere il foglio rosa come di consueto) o alla scadenza della patente A, se anteriore.
Il decreto ammette e disciplina anche la possibilità di guida per i disabili. La normativa riguarda attualmente gli autoveicoli massa complessiva a pieno carico non superiore a 3,5 t, rapporto potenza/tara non superiore a 55 kW/tonnellata,potenza massima 70 kW. Il che, detto in parole semplici, significa che i diciassettenni potranno sedersi solo su macchine poco potenti e dovranno essere riconoscibili apponendo sul mezzo un contrassegno con la scritta «GA». Al termine del corso, l’autoscuola rilascia un attestato di frequenza (senza esame) che va portato alla Motorizzazione per ottenere l’autorizzazione a guidare su strada aperta accompagnati dall’adulto.
Ma attenzione. Chi durante la guida dell’auto o della moto commettesse infrazioni da sospensione o revoca della patente si vedrà automaticamente revocare l’autorizzazione senza più poterne conseguirne un’altra. Altra cosa da tenere in considerazione. Diverse compagnie di assicurazione auto, prevedono per la stipula di una Rc Auto, l’opzione “Guida Esperta”, vale a dire una polizza scontata e riservata solo a coloro che hanno conseguito la patente B da diversi anni e che non hanno causato sinistri recenti. Ora, chi è titolare di una polizza con questa peculiarità deve stare molto attento nel mettere in atto la “Guida Accompagnata” sulla propria vettura, perché l’assicurazione potrebbe non rispondere di eventuali danni causati a terzi e al conducente minorenne stesso.

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