Agricoltura, futuro incerto. Ragusa: “Tutelare il settore” - QdS

Agricoltura, futuro incerto. Ragusa: “Tutelare il settore”

Raffaella Pessina

Agricoltura, futuro incerto. Ragusa: “Tutelare il settore”

venerdì 29 Novembre 2019

Il Presidente della Terza Commissione dell'Assemblea regionale siciliana interviene dopo l'audizione con il Comitato indipendente agricoltori. Concorrenza sleale, illegalità e costi di produzione troppo elevati alla base dei principali problemi del comparto

PALERMO – Esiste una legge che istituisce in Sicilia l’osservatorio di equità dei prezzi nel settore dell’agricoltura, ma la norma non è mai divenuta operativa. È quanto è emerso nel corso della riunione di ieri in commissione Attività produttive all’Ars per tentare di risolvere i problemi del settore agricolo siciliano.

Il presidente della Terza Commissione, Orazio Ragusa, ha infatti convocato in audizione i rappresentanti del Comitato indipendente agricoltori riuniti per affrontare le problematiche riguardanti le imprese agricole siciliane.

Il comitato era rappresentato da Comiso Gioia, che ha messo in rilievo tutte le questioni ancora irrisolte. Ragusa ha così raccolto le istanze che riguardano tutti i comparti del settore agricolo: orticolo, cerealicolo e agrumicolo e che riguardano sostanzialmente i costi eccessivi che non vengono coperti dagli introiti. L’imprenditore agricolo non riesce a rientrare dalle spese effettuate. I debiti fatti non vengono coperti dagli introiti. Situazione che non permette una seria programmazione e uno sviluppo del settore, soprattutto della produzione siciliana d’eccellenza. Dalla riunione è emersa la necessità di attivare l’osservatorio sull’equità dei prezzi.

Il presidente della Commissione si è impegnato di concerto con l’assessorato al ramo, a rendere operativo l’osservatorio, tra i cui compiti vi sono la vigilanza sul rispetto degli accordi di filiera; l’individuazione delle prassi commerciali scorrette con particolare riferimento ai ritardi nei pagamenti e all’imposizione della forza contrattuale sotto la minaccia della cancellazione dalla lista dei fornitori; l’individuazione dell’illegalità dei sistemi di transazione delle produzioni agricole; l’individuazione dell’uso improprio a fini pubblicitari dell’immagine e dei valori dell’agricoltura siciliana.

Ragusa ha ravvisato la necessità di applicare anche tutte le misure contenute nella direttiva Ue n. 633 dell’aprile 2019 in materia di pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese della filiera agricola e alimentare.

“Sono indicate, quindi – commenta Ragusa – tutta una serie di misure che consentirebbero di attenuare le problematiche del comparto. Misure che da sole, ovviamente, non possono essere completamente risolutive. Ma tutto questo già rappresenterebbe – ha concluso Ragusa – un primo passo in avanti da tenere assolutamente in considerazione per eliminare i problemi che attanagliano il comparto ormai da anni”.

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