Anche Gela al centro del rapporto Sentieri sulle aree sottoposte a rischio inquinamento - QdS

Anche Gela al centro del rapporto Sentieri sulle aree sottoposte a rischio inquinamento

Liliana Blanco

Anche Gela al centro del rapporto Sentieri sulle aree sottoposte a rischio inquinamento

giovedì 04 Luglio 2019

Nessun nesso accertato tra patologie e inquinanti esaminati, ma i numeri destano preoccupazione. La questione è arrivata anche all’Ars con un interrogazione del deputato Pd Arancio

GELA (CL) – La vulnerabilità del territorio alle patologie tumorali è stata da sempre al centro delle cronache ed è tornata sotto i riflettori in occasione dell’ultimo rapporto Sentieri (acronimo che sta per Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento).

Lo studio ha spinto il deputato all’Ars del Pd, Giuseppe Arancio, nell’ambito dei “Provvedimenti per la tutela della salute pubblica nei siti d’interesse nazionale (Sin) della Regione siciliana” a presentare un’interrogazione per sapere quali siano le iniziative e le precauzioni che si intendano adottare per l’adeguata prevenzione e per la tutela della salute della popolazione residente nei siti citati.

“L’Istituto superiore di Sanità – ha affermato Arancio – ha divulgato la quinta edizione del rapporto Sentieri, elaborato nel quadro del programma di sorveglianza epidemiologica promosso e finanziato dal ministero della Salute fin dal 2006. Nel rapporto sono studiati i dati epidemiologici di 45 Siti d’interesse nazionale, quattro dei quali si trovano in Sicilia: Biancavilla, Augusta, Gela e Milazzo. Lo studio mette in evidenza le relazioni eziologiche tra i fattori di rischio ambientale che caratterizzano ciascun sito e l’incidenza di determinate patologie e di malformazioni congenite, l’analisi della mortalità e dell’ospedalizzazione”.

Il documento ha dedicato un capitolo specifico al sito di Gela, “area ad elevato rischio di crisi ambientale”, dal quale emerge come, nonostante non sia possibile “attribuire un nesso causale di certezza tra eccessi di patologia e presenza di uno o più inquinanti selezionati” a causa della genesi multifattoriale di alcune patologie, “il profilo di salute della popolazione del sito mostra molte criticità che riguardano tutti gli esiti indagati; si rileva un eccesso di patologie, rispetto alla media regionale, quali tumore allo stomaco, al colon, all’apparato respiratorio, con alti profili di mortalità ed ospedalizzazione; malformazioni congenite all’apparato urinario e genitale; si riscontra, inoltre, un eccesso di rischio di patologie neoplastiche in età pediatrica con una incidenza di tre volte l’atteso”.

“Tra i giovani adulti – è scritto ancora nel report – si evidenza un eccesso di rischio per i tumori dell’apparato nervoso centrale. Anche le malattie dell’apparato circolatorio e cerebro-vascolari risultano più frequenti del normale”.

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