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Anello ferroviario: lavori a una svolta, i commercianti chiedono più riguardo

Gaspare Ingargiola

Anello ferroviario: lavori a una svolta, i commercianti chiedono più riguardo

mercoledì 25 Settembre 2019

Le nuove aree del cantiere saranno chiuse al traffico dall’inizio di ottobre fino a luglio 2020. Poco gradite le modalità con cui è stata annunciata la ripresa degli interventi in centro

PALERMO – Nuova vita per i lavori dell’anello ferroviario di Palermo? La speranza è lecita dopo anni di tribolazioni a causa dei guai della Tecnis.

Il Comune, infatti, ha assegnato le prime aree di cantiere alla D’Agostino Costruzioni, la ditta che prima dell’estate è subentrata al colosso etneo nell’appalto per la metroferrovia di Palermo. La Tecnis aveva vinto l’appalto per l’anello addirittura nel lontano 2007 ma, tra beghe burocratiche e rinvii, aveva potuto prendere in consegna il cantiere soltanto nel 2014. In questi cinque anni, però, l’azienda è stata attraversata da mille problemi giudiziari ed economici, con pesanti ripercussioni sul ritmo dei lavori: risorse col contagocce, ruspe ferme e trincee abbandonate, strade transennate all’infinito, stipendi degli operai in ritardo. I lavori sono stati completati per neanche la metà.

Malgrado le proteste di residenti e commercianti “prigionieri” ed esasperati e dello stesso sindaco Leoluca Orlando, che in questi anni ha fatto da parafulmine ai mal di pancia dei cittadini pur non essendo il Comune stazione appaltante dell’opera, Rfi ha cercato in tutti i modi di scongiurare la rescissione del contratto temendo eventuali strascichi in tribunale con la Tecnis e un ulteriore slittamento dei tempi. La situazione dell’azienda però nel frattempo si è compromessa definitivamente: attualmente è in amministrazione straordinaria e a rischio liquidazione e per questo a luglio il Mise ha approvato la cessione al gruppo D’Agostino sbloccando diverse opere pubbliche appaltate alla Tecnis in tutta Italia, incluso per l’appunto l’anello ferroviario del capoluogo siciliano.

E così la scorsa settimana l’Ufficio Traffico ha assegnato alla nuova ditta le prime aree di cantiere, che saranno chiuse al traffico dal primo di ottobre al 31 luglio 2020. Stop ad auto e moto, dunque, in tre porzioni di via Emerico Amari: il tratto compreso tra via Riccardo Wagner, esclusa, e via Roma, inclusa (24 ore su 24); il tratto compreso tra via Isidoro La Lumia, esclusa, e piazza Ruggiero Settimo, inclusa, lasciando libera la carreggiata di accesso a via Ruggiero Settimo (sempre 24h); e il tratto compreso tra via Riccardo Wagner e via Isidoro La Lumia (solo istituzione del senso unico di marcia in direzione via Isidoro La Lumia). Senso unico anche in via Isidoro La Lumia (tra via Emerico Amari e via Domenico Scinà) e in via Scinà (tra via Isidoro La Lumia e piazza Luigi Sturzo), mentre in via Ammiraglio Gravina è stata istituita la rimozione forzata ambo i lati 24h e in via Roma (dove il cantiere si accavallerà con quello del collettore fognario…) il doppio senso di marcia tra via dello Spezio e via B. Gravina.

L’Ufficio Traffico ha anche individuato un percorso alternativo per gli automobilisti, osservabile nell’immagine a corredo di questo articolo: da via Riccardo Wagner si potrà percorrere l’unico tratto libero di via Emerico Amari per poi immettersi in via Isidoro La Lumia, con possibilità di proseguire dritto o di girare a sinistra per via Turati e a destra per via Scinà e piazza Sturzo.

I commercianti, però, non hanno gradito le modalità con cui queste novità sono state comunicate, lamentando una totale mancanza di concertazione. “Chiediamo – ha scritto la presidente di Confcommercio, Patrizia Di Dio, in una nota indirizzata al sindaco Leoluca Orlando e, per conoscenza, al prefetto Antonella De Miro – doverose garanzie e impegni rispetto alla comunicazione del cronoprogramma dei lavori e alle modalità` di svolgimento dei cantieri cittadini, per dare alle aziende l’opportunità di programmare la loro attività, limitando il più possibile i rischi d’impresa”.

A breve Confcommercio convocherà un’assemblea – con Amministrazione comunale e tutti i soggetti competenti – “per illustrare in modo dettagliato lo stato dell’arte e le prospettive future nell’ottica di una rinnovata collaborazione”.

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