Anello ferroviario, sicurezza per la riapertura dei cantieri - QdS

Anello ferroviario, sicurezza per la riapertura dei cantieri

redazione

Anello ferroviario, sicurezza per la riapertura dei cantieri

mercoledì 22 Aprile 2020

Siglati i primi protocolli per il contenimento del Coronavirus e la tutela della salute dei lavoratori. I sindacati: vigileremo sul rispetto di quanto concordato

Sono pronti a ripartire i cantieri edili con la sottoscrizione dei protocolli di sicurezza per il contenimento del Covid-19. Il primo è stato firmato tra la D’Agostino Costruzioni, impegnata nei lavori dell’anello ferroviario di Palermo, le organizzazioni sindacali degli edili di Feneal, Filca, Fillea e l’organismo paritetico Panormedil Cpt.

I protocolli, che i sindacati degli edili auspicano siano
condivisi e sottoscritti con la maggior parte delle imprese, consentiranno la
riapertura dei cantieri garantendo la sicurezza e la tutela dei lavoratori.

Gli operai dell’anello ferroviario saranno controllati all’ingresso
del cantiere da una figura preposta che rileverà la temperatura e chiederà l’autocertificazione,
in cui i lavoratori dovranno specificare di non essere stati a contatto con
soggetti che hanno contratto il Coronavirus. A tutti saranno forniti i
dispositivi di protezione individuale, saranno sanificati i locali, gli
spogliatoi e i dormitori, sarà consentito solo l’uso individuale dei mezzi aziendali
e previste distanze di sicurezza e accesso alla mensa in fasce orarie
alternate, in modo da non creare assembramenti.

“Sicurezza e organizzazione del lavoro – hanno dichiarato Pasquale
De Vardo, segretario generale Feneal Uil tirrenica, Francesco Danese, segretario
generale Filca Cisl Palermo Trapani e Piero Ceraulo, segretario generale Fillea
Cgil Palermo – diventano gli strumenti fondamentali per la ripartenza dei
cantieri. L’impresa D’Agostino, adottando il protocollo, è riuscita a
riorganizzare il lavoro seguendo in maniera pedissequa i protocolli già
sottoscritti il 14 marzo con Cgil, Cisl e Uil, quello sulle linee guida per i
cantieri e il protocollo tra le parti datoriali e le organizzazioni sindacali nazionali”.

I rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto la vigilanza
continua nei posti di lavoro, per verificare l’applicazione delle norme di sicurezza.
“Abbiamo predisposto – hanno aggiunto – una nota indirizzata alla Prefettura di
Palermo, che è il soggetto preposto al controllo e al monitoraggio. In una fase
così delicata, considerate le condizioni di criticità in cui già versa il
settore delle costruzioni, bisogna a tutti i costi evitare il rischio di una
sottovalutazione dell’adozione delle misure di sicurezza previste”.

“La difficoltà nel reperire i dispositivi di protezione
individuale – hanno sottolineato le parti sociali – potrebbe indurre qualche
impresa a bypassare alcuni passaggi, inseguendo l’esigenza della riapertura. Noi
chiediamo accortezza. Ripartire senza l’assoluta certezza della protezione e
salvaguardia dei lavoratori rischia di inficiare il lavoro di contenimento del
Covid fatto in questi due mesi”.

A preoccupare i sindacati sono in particolare le piccole e
medie imprese. “Il percorso obbligatorio di messa in sicurezza – hanno evidenziato
– potrebbe mettere in evidenza la difficoltà di interfacciarsi con le piccole
imprese, che per lo più hanno utilizzato gli ammortizzatori sociali. La
preoccupazione è che le realtà non strutturate non siano in condizioni di poter
ripartire. Per questo auspichiamo l’apertura di un confronto anche con le
piccole e medie imprese”.

Tra le novità introdotte nel protocollo, il ruolo della
Scuola edile Cpt, che avrà il compito di supportare l’impresa settimanalmente,
al fine di consentire un maggiore controllo e rispetto dell’intesa.

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