Apprendistato, in Sicilia 376 mila euro destinati alle attività di formazione - QdS

Apprendistato, in Sicilia 376 mila euro destinati alle attività di formazione

Serena Giovanna Grasso

Apprendistato, in Sicilia 376 mila euro destinati alle attività di formazione

domenica 21 Luglio 2019

Il decreto direttoriale n.5 del ministero del Lavoro ha ripartito le risorse in funzione di occupati e formati. Emilia (2,9 mln), Veneto (2,5 mln), e Lombardia (2,4 mln) assorbono metà dei 15 mln stanziati

PALERMO – Poco più di 376 mila euro, a tanto ammonta la quota destinata al finanziamento delle attività di formazione nell’esercizio dell’apprendistato in Sicilia. Complessivamente in Italia sono stati stanziati 15 milioni di euro. Secondo la ripartizione contenuta all’interno del decreto direttoriale numero 5 dello scorso 3 giugno, della direzione generale degli ammortizzatori sociali e della formazione, registrato dalla Corte dei Conti il 12 giugno, Emilia Romagna (2,9 milioni di euro), Veneto (2,5 milioni di euro) e Lombardia (2,4 milioni di euro) si contendono oltre metà delle risorse complessivamente stanziate. Infatti, nelle tre regioni in totale sono stati assegnati 7,8 milioni di euro, il 52% del totale.

La Sicilia si trova nella seconda metà della classifica con gli importi più bassi (esattamente undicesima), così come tutto il Mezzogiorno. La Campania (429 mila euro) è la regione meridionale con l’importo maggiormente elevato. Mentre quote minime sono riservate a Molise e Basilicata (entrambe le regioni con 77 mila euro), Sardegna (106 mila euro) e Calabria (128 mila euro).

Le risorse sono state ripartite per il 60% sulla base degli apprendisti assunti e per il 40% sulla base degli apprendisti formati, entrambi calcolati sulla media nel triennio 2015-2017 e prevedono un limite minimo per ciascuna Amministrazione pari a 77 mila euro. Non a caso, tra il 2015 e il 2017 in Sicilia si osserva uno dei numeri più contenuti di apprendisti occupati (17.140, appena il 4,2% dei 407.884 apprendisti complessivamente occupati a livello nazionale) ed un numero di apprendisti formati pari a zero. Basti pensare che la Sicilia è l’unica regione a non contare nessun apprendista formato.

Fino al 10% delle risorse può essere utilizzato per il finanziamento di azioni di sistema e di accompagnamento collegate all’attività formativa in apprendistato non coperte da altri finanziamenti di origine nazionale o comunitaria. Le somme assegnate saranno erogate alle Regioni in regola con la presentazione degli impegni giuridicamente vincolanti (Igv) per le precedenti annualità riguardanti la formazione in apprendistato.

Dunque, le regioni devono inviare il modello di dichiarazione Igv compilato in ogni sua parte e una relazione descrittiva delle attività oggetto dell’atto di assunzione di impegno sul quale è richiesto il finanziamento. La mancata trasmissione della suddetta documentazione entro il 31 dicembre 2020 comporta la revoca delle somme assegnate.

La trasmissione della suddetta documentazione da parte delle Regioni e Province autonome è importante anche perché facilita l’attività di monitoraggio sull’avanzamento delle attività formative nell’esercizio dell’apprendistato, condotta da ministero del Lavoro e delle politiche sociali, in collaborazione con l’Inapp (Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche).

Per le Regioni inadempienti con la presentazione degli impegni giuridicamente vincolanti per le annualità pregresse riguardanti la formazione nell’apprendistato, saranno adottati singoli decreti nei quali saranno esplicitate le modalità di erogazione delle risorse assegnate per l’annualità 2018, condizionandole al completamento degli adempimenti rendicontativi. Infine, è bene specificare che queste risorse non possono assolutamente essere usate per la retribuzione degli apprendisti.

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