Ars, demanio marittimo, ok al ddl, il Pd, "privatizzazione selvaggia" - QdS

Ars, demanio marittimo, ok al ddl, il Pd, “privatizzazione selvaggia”

redazione web

Ars, demanio marittimo, ok al ddl, il Pd, “privatizzazione selvaggia”

giovedì 10 Dicembre 2020

Forti le reazioni dell'opposizione, con il Pd che ha visto bocciato un proprio emendamento sulla possibilità di riservare ai cittadini delle spiagge libere e il M5s che parla di "colpo di grazia al sistema di regole per le concessioni". Soddisfatti DiventeràBellissima e l'assessore Cordaro

Ieri a tarda sera, nel corso della seduta dell’Ars, la maggioranza che sostiene il governo guidato dal presidente della Regione Nello Musumeci ha approvato il disegno di legge 868/A dal titolo “Disposizioni in materia di Demanio marittimo”, il cui testo era stato incardinato il due dicembre scorso.

La nuova norma consente, fino alla fine del 2020, non soltanto di richiedere una proroga automatica delle concessioni, ma anche la possibilità di ottenere nuove licenze – della durata di ben sei anni – per attività in riva al mare, anche senza piani di utilizzo del demanio marittimo.

Soddisfatta la presidente della commissione Ambiente Giusi Savarino, di DiventeràBellissima, secondo la quale la norma “è quanto mai opportuna e di buon senso” e il comparto balneare è uno “dei motori trainante della nostra economia”.

Esulta l’assessore regionale Totò Cordaro, sottolineando il ruolo centrale del portale del Demanio marittimo “realizzato in house” che “permette la consultazione dei dati sulle duemila domande presentate dai concessionari, la geolocalizzazione delle singole concessioni e l’estrapolazione di grafici e report”.

Pd, privatizzazione selvaggia

Di tutt’altro parere le opposizioni: in aula Pd e Movimento 5 Stelle avevano provato a far quadrato contro la proposta, ma senza risultati.

“Ci siamo battuti – hanno sottolineato i dem Antonello Cracolici e Nello Dipasquale – in difesa della libera fruizione del mare e delle spiagge in Sicilia, opponendoci a nuove concessioni per attività balneari che di fatto impedirebbero l’accesso al mare e la possibilità per i bagnanti di godere degli spazi di ‘spiaggia libera’ in ampi tratti di costa della Sicilia”.

Inammissibile l’emendamento sulle spiagge libere

I due deputati del Pd hanno sottolineato anche di aver proposto, nel corso dell’esame del disegno di legge sul Demanio marittimo, anche un emendamento per prevedere che almeno il sessanta per cento delle attuali zone di spiaggia libera potessero rimanere tali, ma la Presidenza dell’Ars, guidata da Gianfranco Micciché, lo ha dichiarato inammissibile.

“Adesso – hanno aggiunto i due deputati dem – , alla luce delle norme volute dal governo Musumeci e dalla sua maggioranza, si rischia una privatizzazione selvaggia del demanio marittimo in Sicilia”.

Tolto un diritto a siciliani e turisti

“Sappiamo bene – hanno concluso – che le attività legate ai lidi balneari rappresentano un importante volano per l’economia locale, ma concedere nuove concessioni in aggiunta a quelle già esistenti, destinate a occupare quella che fino a oggi è stata spiaggia libera, significa togliere il diritto ai siciliani e ai turisti che non pagano un biglietto di poter godere del nostro mare”.

Il M5S, una follia

Durissimi i commenti del Movimento cinque stelle: “L’aula ha dato il colpo di grazia al sistema di regole che governa il rilascio delle concessione demaniali marittime” ha detto la deputata del M5S all’Ars, Gianina Ciancio.

“L’assessore Cordaro – ha aggiunto – ha deciso che le concessioni rilasciate dopo il 2005 non debbano più adeguarsi ai piani di utilizzo del demanio marittimo, una follia che rischia di creare nel settore il far west più assoluto in mancanza di regole e paletti precisi”.

“Di fatto – hanno aggiunto i deputati pentastellati all’Ars – l’emendamento presentato in aula all’ultimo minuto dal governo Musumenci sancisce che alle regole dei piani di utilizzo dovranno sottostare solo le nuove concessioni, anche se ci chiediamo dove queste nuove concessioni potranno trovare spazio, atteso che gran parte delle coste siciliane sono già occupate”.

Procedura Ue contro l’Italia

“Tutto questo – hanno concluso – mentre la Commissione Europea ha avviato, la settimana scorsa, una procedura di infrazione contro l’Italia, proprio per mancato adeguamento alla direttiva europea sull’affidamento delle concessioni balneari”.

Il decreto sul demanio del settembre scorso

Il disegno di legge segue il decreto del settembre scorso con cui l’assessore Cordaro aveva prorogato 1.863 concessioni demaniali marittime.

Come avevano sottolineato allora i portavoce del M5S all’Ars, “con un semplice tratto di penna, ha consentito la privatizzazione del nostro mare: nel suo decreto infatti non v’è nessun riferimento ai Piani di Utilizzo del Demanio Marittimo o alle linee guida dello stesso assessorato, ma si è semplicemente cristallizzata, senza nessun distinguo, una situazione che in molte aree della Sicilia è assolutamente inaccettabile”.

Rimandato il ddl sulle elezioni

Ieri sera, intanto, l’esame del ddl sulle elezioni degli organi dei Liberi Consorzi di Comuni e delle Città Metropolitane, che era anch’esso all’ordine del giorno, è stato rinviato alla prossima seduta, prevista per martedì 15 dicembre.

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