Il capo della Lega Nord e ministro dell'Interno torna ai vecchi insulti antimeridionalisti: "chi non la vuole premia e difende la pessima politica". E c'è chi si attende il ritorno del "Forza Etna"
Ormai il capo della Lega Nord, ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini non si infuria soltanto con le Ong, l’Europa e i migranti: nonostante sia stato – inspiegabilmente – premiato da parecchi voti al Sud, è tornato infatti ai vecchi insulti antimeridionalisti quando ha capito che la strada per quell’Autonomia su cui tanto insiste non è così semplice.
“È un anno che siamo ai tavoli sull’Autonomia: chi non la vuole premia i politici, i ladri e gli incapaci del sud che hanno lasciato metà Paese in condizioni di arretratezza, dicendo che era sempre colpa degli altri”.
Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, parlando della riforma dell’autonomia regionale a margine dell’inaugurazione dell’hub ferroviario di Rogoredo e della nuova stazione della Polfer.
“L’autonomia non toglie niente a nessuno – ha affermato – ma punisce chi non amministra bene. Chi non vuole l’autonomia difende la pessima politica”.
E mentre c’è già chi si attende il ritorno del “Forza Etna”, resta da chiedersi se tra i pessimi politici vanno inseriti o meno quelli che sono stati condannati per aver rubato 49 milioni di euro agli italiani.
Ossia quella Lega Nord che, prima con Berlusconi e poi con il M5s, da un quarto di secolo è al governo in Italia.