Baby gang, si vaglia il video di un neomelodico etneo - QdS

Baby gang, si vaglia il video di un neomelodico etneo

redazione

Baby gang, si vaglia il video di un neomelodico etneo

mercoledì 04 Settembre 2019

Sarebbe stato girato anche all'interno di una scuola di Paternò, nel Catanese e contiene immagini che richiamano le cerimonie di affiliazione alla mafia. Il filmato non è più visibile in rete

Carabinieri del comando provinciale di Paternò (Catania) stanno visionando il video di un cantante neomelodico postato su Youtube che riprende, tra l’altro, l’immagine di un “santino” che brucia, ricorrente nelle cerimonie di affiliazione mafiosa, oltre alla “punciuta” per fare uscire sangue da un dito della mano.

Il filmato, realizzato da Leonardo Zappalà, in arte Scarface, postato lo scorso 24 giugno, era diventato virale in rete e i militari dell’Arma vogliono capire se ci sono estremi di reato da segnalare alla Procura distrettuale di Catania.

Intanto il video non è più visibile sulla rete: il link sulla bacheca di Facebook di “Scarface” rimanda a una pagina di Youtube su cui è scritto che il video è privato.

Indagini sono in corso anche sulla presenza di minorenni nel video della canzone “Guaione e quartieri” che utilizzano delle pistole, finte, che si puntano anche alla testa prima di abbracciarsi.

La canzone parla di giovani, crimini e droga.

Parte del filmato è stato girato in una scuola di Paternò.

Zappalà, assieme a un altro cantante neomelodico, Niko Pandetta, nipote del boss ergastolano Salvatore Cappello, era finito all’attenzione della Procura di Catania nello scorso giugno che aveva aperto un’inchiesta sulle dichiarazioni rese sui giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino al programma “Realiti” su Raidue.

“Scarface” aveva detto: “Queste persone che hanno fatto queste scelte di vita, le sanno le conseguenze. Come ci piace il dolce, ci deve piacere anche l’amaro”.

Sulla vicenda, successivamente, Pandetta ha scritto su Facebook di “non avere mai offeso quei due grandi eroi che hanno dato la propria vita per una giusta lotta”.

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