Bandi di gara, in Sicilia aumentano gli importi - QdS

Bandi di gara, in Sicilia aumentano gli importi

Serena Giovanna Grasso

Bandi di gara, in Sicilia aumentano gli importi

martedì 09 Luglio 2019

Banca d’Italia: nel 2018 1,5 miliardi di euro, il 19,5% in più rispetto al 2017. Il numero di lavori pubblici rimane stabile: 988 nel 2018, solo 18 in più rispetto all’anno precedente

PALERMO – Tra il 2017 e il 2018 è leggermente aumentato il numero di lavori pubblici posti in gara in Sicilia: infatti, si è passati dai 970 del 2017 ai 988 del 2018, con un incremento pari all’1,9%. Mentre, secondo i dati contenuti all’interno del rapporto “Economie regionali – L’economia della Sicilia” della Banca d’Italia, elaborati a partire dalle analisi condotte da Cresme (Centro ricerche economiche, sociologiche e di mercato nell’edilizia), gli importi dei bandi di gare per lavori pubblici stanziati sarebbero cresciuti ad una velocità a doppia cifra: infatti, si è passati dall’1,3 miliardi del 2017 all’1,5 miliardi dello scorso anno (+19,5%).

Ad ogni modo, occorre precisare che tra la pubblicazione e l’aggiudicazione dei bandi può intercorrere un lasso di tempo significativo. Secondo i dati di Ance Sicilia (Associazione nazionale costruttori edili), alla fine di ottobre del 2018 risultavano aggiudicate poco più di un quinto delle gare bandite nel 2017. Infatti, in Sicilia i tempi medi necessari alla realizzazione del progetto si attestano sui 5,3 anni, tra le durate più lunghe nel confronto con le altre regioni: non a caso, nell’Isola si osserva la terza tendenza peggiore in Italia, subito dopo Basilicata e Molise, molto distante dai comunque lunghi 4,4 necessari a livello nazionale.

A livello provinciale, è Palermo la città con il numero più elevato di gare: infatti, in questa provincia lo scorso anno è stata bandita una gara su quattro (259), con una variazione positiva pari al +17,7%, ed un ammontare economico del valore di 667 milioni di euro (il 16,4% in più dei 573 milioni di euro del 2017), anche in questo caso il valore più elevato a livello regionale.

Nella provincia di Enna si osserva l’incremento percentuale più elevato del numero di gare bandite e il secondo più consistente relativo agli importi: con il +30,3%, si è passati dalle 33 gare del 2017 alle 43 del 2018, mentre l’ammontare è stato pari a 25,4 milioni di euro (il 131,3% in più degli 11 milioni di euro del 2017). Caltanissetta è la provincia con il decremento percentuale più sostenuto del numero di gare, da 54 a 39 (-27,4%).

A Ragusa si osserva l’incremento percentuale degli importi più elevato per la Sicilia: con il +137,9%, si è passati dai 25,2 milioni di euro del 2017 ai 59,9 milioni di euro del 2018, mentre il numero di gare è rimasto sostanzialmente stabile (da 72 a 75, +4,2%). Catania è l’unica provincia siciliana in cui l’ammontare degli importi è crollato: infatti, in un solo anno sono stati persi 72 milioni di euro (da 352,5 milioni di euro, a 280,6 milioni di euro, pari al 20,4% in meno). A livello regionale, il valore di ogni gara è mediamente pari a 1,5 milioni di euro, con punte massime pari a 2,5 milioni di euro per gara a Palermo e minime pari a 590 mila euro a Enna.

Secondo i dati OpenCup, la progettazione di lavori pubblici da parte degli enti territoriali, che si era fortemente ridimensionata negli anni precedenti, sarebbe tornata a crescere in misura significativa. Tale ripresa ha interessato sia l’attività di manutenzione straordinaria sia la previsione di nuove opere. Anche se l’effettiva realizzazione dei progetti rimane condizionata dalla lunghezza dei tempi degli interventi.

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