Bando compostaggio, su 97 domande solo cinque promosse - QdS

Bando compostaggio, su 97 domande solo cinque promosse

Rosario Battiato

Bando compostaggio, su 97 domande solo cinque promosse

mercoledì 18 Dicembre 2019

Comuni nel pallone: nonostante due proroghe, ben 69 Enti hanno presentato i progetti oltre il termine. Il M5s attacca: “In alcuni casi carenze ridicole”. Pierobon: “Le regole si rispettano. Tra non molto il dipartimento potrà riaprire i termini”

PALERMO – La Sicilia coi rifiuti deve avere un conto in sospeso. Delle circa 100 domande presentate per il sostegno alle attività di compostaggio di prossimità dei rifiuti organici, soltanto cinque sono state giudicate ammissibili, appena 1,7 milioni sui 16 concedibili. Una vera e propria strage, anche dei fondi Ue potenzialmente a rischio, che però, senza avere ancora identificato un “assassino”, lascia i lettori col finale aperto: responsabilità degli uffici regionali, che secondo alcuni esponenti stellati sono stati troppo severi e poco propensi alla pratica del soccorso istruttorio, oppure i Comuni che non sono riusciti a presentare progetti adeguati dopo addirittura due proroghe concesse dalla Regione (ben 69 quelli che hanno presentato i progetti oltre il termine e per questo esclusi). Non ci sarà l’assassino ma le conseguenze le pagano ancora i siciliani, con tutte le conseguenze derivate dall’assenza di un sistema di gestione virtuoso dei rifiuti.

L’AVVISO
A disposizione dei Comuni, anche nelle forme associative regolarmente costituite (Ambiti di raccolta ottimali), per la realizzazione e/o potenziamento/adeguamento di Centri comunali di raccolta, c’erano 16 milioni di euro. “L’obiettivo è ridurre la quantità di rifiuti organici – si leggeva nel comunicato di presentazione dell’avviso – da fare gestire alle ditte di raccolta e trasporto dei Comuni e da avviare a trattamento o smaltimento finale negli impianti industriali, recuperando matrici organiche dei rifiuti urbani e trasformandole in compost di qualità”, ammettendo al contributo finanziario “l’acquisto e l’installazione di compostiere elettromeccaniche o statiche per il trattamento della frazione organica di piccola scala, le strutture ausiliarie connesse all’installazione e gestione delle apparecchiature stesse e gli eventuali interventi di adeguamenti di strutture esistenti necessarie al loro funzionamento”.

IL CASO
L’avviso, che nei fatti andava a coprire una casella sguarnita del sistema di gestione dei rifiuti, era stato disertato inizialmente dai Comuni, al punto che c’era stata una prima proroga al 20 settembre, e poi una seconda al 7 di ottobre, considerando che l’avviso era stato approvato alla fine di marzo, reso pubblico sul sito del dipartimento della Programmazione all’inizio di aprile e contestualmente inviato alla Gurs, prevedendo due mesi di tempo come scadenza per la presentazione delle domande.

In effetti, dopo due proroghe, le domande sono poi arrivate: 97 per l’esattezza. Peccato che soltanto cinque (Motta S. Anastasia, Malvagna, Mazara del Vallo, S. Fratello e Acireale) abbiano superato la fase dell’istruttoria, mettendo assieme un importo concedibile pari a circa 1,7 milioni di euro sui 16 complessivamente a disposizione. Ce ne sono 92 rimasti nel grande insieme delle istanze non ricevibili, tra queste se ne rintracciano 59, praticamente 2 sue 3, che sono state esclusi perché “gli allegati dell’istanza sono pervenuti oltre il termine di scadenza”.

L’ATTACCO STELLATO
A fronte di un evidente problema di puntualità delle amministrazioni isolane, si è comunque levata la difesa del deputato regionale stellato Luigi Sunseri, contestando le responsabilità della Regione perché “gli uffici potevano e dovevano ricorrere alla prevista e diffusa pratica del soccorso istruttorio, come si fa in questi casi, invitando i Comuni a rimediare alle carenze individuate, che in alcuni casi sono veramente ridicole, se si pensa che alcuni progetti sono stati bocciati perché la firma digitale apposta sull’elaborato non era valida o uno dei documenti presenti nel dvd non era firmato digitalmente”. Secondo il deputato regionale “non si può perdere un fiume di finanziamenti per cavilli di questo tipo”.

LA RISPOSTA DI PIEROBON
L’assessore Pierobon, che nei giorni scorsi ha confermato l’invio, da parte della Srr Trapani Nord, del progetto dell’impianto pubblico di compostaggio di Calatafimi-Segesta, che sarà finanziato dal governo governo Musumeci tramite uno stanziamento di circa 15 milioni, ha precisato: “Stiamo correndo su tutti i fronti”. In riferimento all’avviso, ha aggiunto che “non prevedeva soccorso istruttorio, il dipartimento ha ascoltato, ha fornito informazioni, ha messo a disposizione moduli e schemi di regolamento” e “ha anche concesso due proroghe per dare più tempo”. Sottolineando che le “regole si rispettano”, ha concluso che è “inutile però fare allarmismo, perché l’iter prosegue come in ogni bando” e “tra non molto il dipartimento potrà riaprire i termini”.

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