Biometano, possibile impianto a Modica, se ne discuterà in Consiglio comunale - QdS

Biometano, possibile impianto a Modica, se ne discuterà in Consiglio comunale

Stefania Zaccaria

Biometano, possibile impianto a Modica, se ne discuterà in Consiglio comunale

mercoledì 30 Ottobre 2019

Già autorizzato tra diversi pareri contrari; Legambiente favorevole ma non alla collocazione. La concessione rilasciata dal Suap è per un’area di 8 ettari in contrada Zimmardo Bellamagna

MODICA (RG) – Non sembrano esserci molti pareri favorevoli all’impianto di produzione di biometano autorizzato dal comune di Modica. La concessione rilasciata dal Suap è relativa a un impianto in contrada Zimmardo Bellamagna che si estenderebbe in un’area di 8 ettari.

Le perplessità arrivano da più fronti nonostante non sia ancora ben chiaro il pensiero dell’Amministrazione. “Manifestiamo le nostre perplessità – ha sottolineato Vito D’Antona di Sinistra Italiana – in merito alla scelta di ubicare la realizzazione di un impianto di tali dimensioni al centro di un’area ritenuta tra le più suggestive e rappresentative del nostro territorio. In questo modo si torna indietro di circa quindici anni, quando negli anni 2004 e 2005 la zona di Zimmardo Bellamagna e quelle limitrofe di Cava Gisana e Coste dell’Olio furono interessate dalla previsione di costruire un kartrodomo, un impianto per il trattamento di biomasse e un impianto per il trattamento dei rifiuti che ne avrebbero stravolto la fisionomia. Allora la mobilitazione popolare dei residenti e dell’Associazione Pro Sviluppo Marina di Modica, il ruolo positivo ed unanime del Consiglio comunale, da un lato, ed un ulteriore e più approfondito esame della documentazione dall’altro, oltre al buon senso delle parti in causa, condusse ad evitare l’allocazione in quelle zone degli impianti. Inoltre, proprio quella mobilitazione ebbe il merito di fare approvare alla Regione nel 2006 un provvedimento di vincolo archeologico e l’avvio, nel 2009, della richiesta di istituzione del parco per Cava Gisana”.

Anche il Comitato 100 passi non è d’accordo né per l’impatto sull’ambiente né per la delicatezza dell’attività che “deve essere condotta con estrema attenzione, perché richiede protocolli di sicurezza proporzionati all’alto standard dei rischi connessi nonché specifici sistemi di smaltimento degli scarti di produzione. Inoltre, la presenza di impianti di biomassa – ha evidenziato Antonio Ruta del comitato – può avere ripercussioni di vario genere, anche molto significative, sul territorio locale circostante e sulla vita dei cittadini”.

Legambiente invece si dice favorevole al biometano ma non alle modalità con il quale si sta pensando di realizzare l’impianto né tantomeno la sua collocazione. “Così il biometano non può svilupparsi e – hanno detto dal circolo ‘Melograno’ di Modica – rischia di trasformarsi da possibile risorsa ad una serie infinita di scontri con i territori. Motivi per cui il circolo di Modica ritiene imprescindibile il coinvolgimento di tutte le parti interessate, cittadini e associazioni comprese”.

L’Amministrazione comunale non ha detto nulla in merito ma aggiornerà la città nel prossimo Consiglio comunale così come richiesto anche dalle parti contrarie.

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