Caltagirone, sindaco istituisce task force dopo il crollo del palazzo di via Lesina - QdS

Caltagirone, sindaco istituisce task force dopo il crollo del palazzo di via Lesina

redazione

Caltagirone, sindaco istituisce task force dopo il crollo del palazzo di via Lesina

martedì 04 Febbraio 2020

L’obiettivo è quello di “intervenire con la massima celerità per contenere i disagi”

CALTAGIRONE – È al lavoro, al municipio di Caltagirone, una task-force, costituita dal sindaco, Gino Ioppolo, “per intervenire con la massima celerità possibile con l’obiettivo – spiega il sindaco – di contenere e porre fine alle condizioni di disagio” dei cittadini costretti, dopo il crollo di un immobile fatiscente e disabitato in via Lesina a lasciare le proprie case per ragioni di sicurezza.

Il gruppo di lavoro, formato dallo stesso primo cittadino, dall’assessore al Welfare e vicesindaco, Concetta Mancuso, dall’assessore ai Lavori pubblici, Francesco Caristia, e dai dirigenti Sebastiano Leonardi (Lavori pubblici e Protezione civile), Nello Ricupero (Urbanistica) e Renzo Giarmanà (Polizia municipale e Welfare), si è riunito ieri mattina, nell’ufficio del primo cittadino di Caltagirone. Avviata una serie di attività di verifica tecnica e amministrativa.

In programma, in tempi brevi e comunque compatibili con gli accertamenti nel frattempo disposti dall’autorità giudiziaria, la demolizione, come intervento di somma urgenza (il Comune si rivarrà poi nei confronti del proprietario), delle parti dell’immobile crollato che, ancora rimaste in piedi, sono fonte di pericolo, “per rimuovere ogni ulteriore fattore di rischio e per tutelare, quindi, la pubblica e privata incolumità”.

In corso pure “attività di monitoraggio e altre iniziative relative ad altri edifici per ripristinare al più presto le condizioni di sicurezza nell’area in questione e consentire il celere ritorno a casa del maggior numero possibile di residenti”.

Intanto, a seguito dei provvedimenti di sequestro assunti dopo il crollo, le 41 persone costrette a lasciare temporaneamente le proprie abitazioni continuano a essere ospitate o in un noto hotel della Città, a spese del Comune (16), o da alcuni familiari (25).

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