Canicattì, riqualificazione delle periferie - QdS

Canicattì, riqualificazione delle periferie

Irene Milisenda

Canicattì, riqualificazione delle periferie

venerdì 17 Gennaio 2020

I ragazzi dei vari quartieri si riappropriano di occasioni di protagonismo e partecipazione condivisa. Un modello di promozione dal basso riproducibile in tutte le aree più in difficoltà

CANICATTÌ (AG) – L’Istituto Walden del Centro di prossimità di Fondazione Ebbene ha presentato il progetto “Palla al centro: periferie in movimento”. Un’iniziativa di riqualificazione urbana, che mira a trasformare la periferia in un luogo da vivere, dando la possibilità ai ragazzi del quartiere di riappropriarsi di occasioni di protagonismo e partecipazione condivisa, accrescendo il senso di responsabilità civica di ogni cittadino.

Alla presentazione del progetto, che si è svolta nel campetto di via Inghilterra, da dove partirà la riqualificazione, hanno partecipato il sindaco Ettore Di Ventura, l’assessore alle Politiche sociali Antonio Giardina e i referenti dell’associazione “La forza delle donne” e della cooperativa sociale “Background”.

“Al centro del progetto – ha detto Di Ventura – c’è l’obiettivo di creare un modello di promozione dal basso che possa essere riproducibile e replicabile non solo in tutte le aree abbandonate del quartiere Oltreponte ma anche nelle altre periferie del territorio”.

Saranno gli stessi ragazzi del quartiere, guidati dal Centro di prossimità, a occuparsi delle attività di riqualificazione e restituire un’anima al campetto e agli spazi abbandonati attorno al nuovo Polo funzionale. “Tutto questo – ha detto Lucia Alessi del centro Ebbene – nasce in un’ottica di progettazione condivisa che attraverso le energie e il talento dei giovani, ma anche con la capacità di investimento del mondo produttivo, del privato sociale e dei singoli cittadini che sposano l’iniziativa, si potrà costruire un percorso imminente di rinascita di quest’area”.

Ma affinché questo modello di riqualificazione abbracci più aree, c’è bisogno del contributo di tutti i cittadini: ecco perché il progetto aderisce all’iniziativa benefica “1 voto, 200.000 aiuti concreti – Donare mi dà più gioia che ricevere!”, promossa da Unicredit che donerà un contributo economico alle Organizzazioni no profit che riceveranno il maggior numero di voti.

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