Catania-Ragusa: in mille per l'autostrada, il sindaco Cassì, "Siamo veramente incazzati" - QdS

Catania-Ragusa: in mille per l’autostrada, il sindaco Cassì, “Siamo veramente incazzati”

redazione

Catania-Ragusa: in mille per l’autostrada, il sindaco Cassì, “Siamo veramente incazzati”

sabato 11 Maggio 2019

"Non possiamo più aspettare, il tempo della pazienza è finito" ha detto il sindaco ai partecipanti alla manifestazione organizzata per un essere un segnale forte lanciato al Governo nazionale che continua a tentennare sulla realizzazione dell'opera. Il nodo economico e quello delle vittime della strada. Armao e Falcone attaccano Toninelli. ALL'INTERNO IL VIDEO

Lo ha detto il sindaco di Ragusa Giuseppe Cassì durante la manifestazione per il raddoppio della Ragusa-Catania svoltasi stamattina lungo la Statale 115 con la partecipazione di un migliaia di persone. Una mobilitazione, organizzata per un essere un segnale forte al Governo nazionale, intitolata #NonPossiamoPiùAspettare.

“Siamo veramente incazzati: che l’Italia e l’Europa finiscano settanta chilometri più in alto di noi, che ci vogliano dieci anni solo per l’iter di approvazione di un’opera che nel resto del Paese sarebbe ordinaria amministrazione, è semplicemente inaccettabile”.

“Oggi – ha sottolineato Cassì parlando dal palco posto in una stazione di servizio – siamo qui con rappresentanti regionali di diverso colore politico, sindacati, il comitato per la Catania-Ragusa, tutte le associazioni di categoria del territorio, decine di studenti e di cittadini non per protestare contro qualcuno ma per un’opera imprescindibile: il raddoppio della Catania-Ragusa”.

“Sono decenni – ha aggiunto – che subiamo platealmente e palesemente la violazione al diritto allo spostamento e al diritto a essere messi in condizioni paritarie rispetto al resto d’Italia.
Non potevamo rimanere con le mani in mano: ne va della dignità di Ragusa e della vita di chi prende o prenderà la strada attuale, pericolosa e inadeguata, che ogni anno miete una media di sette vittime”.

Dopo anni di attesa, nelle ultime riunioni del Cipe, che avrebbero dovuto rappresentare una pura formalità, hanno in realtà riportato in alto mare la realizzazione dell’opera, addirittura mettendo in dubbio l’intero progetto di finanza, “fino al mese di marzo avallato come unica via per la realizzazione dell’opera”.

“Un’ipotesi – ha detto Cassì – che riporterebbe ogni iter all’anno zero: in nessuna sede, infatti, è mai stata esposta una reale prospettiva alternativa. Considerati gli impegni nero su bianco per la riduzione del futuro pedaggio, ultimo scoglio a un sì definitivo, restano francamente incomprensibili i motivi dell’ennesimo rinvio da parte del Governo nazionale, che ha posto il 13 maggio come data della verità”.

“Non è più possibile – ha concluso il sindaco di Ragusa – che questo territorio venga frenato dalla mancanza di infrastrutture ordinarie. Non è più possibile che la provincia di Ragusa sia l’unica senza un chilometro di autostrada. Non è più possibile che le nostre merci perdano competitività. Non è più possibile aggiornare la conta delle vittime. Non possiamo più aspettare. Il tempo della pazienza è finito”.

“La Regione è in prima linea e non intende mollare sul raddoppio della Ragusa-Catania”.

Lo ha affermato il vicepresidente della Regione siciliana e assessore all’Economia, Gaetano Armao al termine di un corteo che, partito da Ragusa ha raggiunto contrada Coffa.

“Il governo Musumeci – ha detto Armao -ha fatto tutto quello che c’era da fare per il raddoppio della Ragusa-Catania: abbiamo introdotto un meccanismo di incentivi delle tariffe autostradali per i residenti nei comuni interessati, al fine di abbattere i costi a favore di famiglie disagiate, studenti e pendolari”.

“Ma il ministero delle Infrastrutture – ha concluso – ancora tergiversa. Abbiamo partecipato a due pre-Cipe e 2 riunioni Cipe (Comitato interministeriale per lo sviluppo economico) e lo Stato ancora rinvia”.

Anche l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone ha preso una posizione ferma: “Chiediamo al Governo nazionale di interrompere la melina in corso e di far seguire alle parole i fatti”.

“La Ragusa-Catania – ha sottolineato – è un’opera irrinunciabile che garantirebbe una svolta per il territorio di 3 province”.

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