Centuripe, il “turismo d’impresa” per il rilancio - QdS

Centuripe, il “turismo d’impresa” per il rilancio

Elisa Saccullo

Centuripe, il “turismo d’impresa” per il rilancio

venerdì 19 Giugno 2020

Una strategia, già utilizzata altrove con successo, per valorizzare le peculiarità del territorio. In primo piano non soltanto la produzione artigianale, ma anche quella culinaria

CENTURIPE (EN) – “Col Turismo d’impresa si potrebbero valorizzare il Museo e le tante bellezze naturali del paese”. Questo l’appello che Antonio Castiglione, presidente della sezione locale di Confartigianato, ha rivolto alle istituzioni e alle associazioni culturali centuripine.

“Sono tantissime – ha sottolineato – le iniziative che si potrebbero avviare col progetto Turismo d’impresa, che piace molto al nostro presidente nazionale, Giorgio Merletti, il quale lo scorso anno ha visitato il Museo di Centuripe e il paese, rimanendo molto meravigliato dai numerosi reperti custoditi e dalle ricchezze archeologiche e bellezze paesaggistiche del territorio, l’antichissima Kentoripa”.

Anche lo scrittore Salvatore Li Mura nei suoi libri ha più volte menzionato l’immenso patrimonio archeologico e paesaggistico di Centuripe. “Con il turismo d’impresa – ha spiegato Castiglione – si potrebbero rilanciare le bellezze del luogo e permettere ai visitatori di apprezzare i prodotti culinari e artigianali, mettendo in moto un circuito virtuoso per incentivare lo sviluppo economico locale e non solo. Centuripe possiede un grande patrimonio storico, culturale e artistico e lo vogliamo far conoscere al mondo, sponsorizzandolo al meglio”.

Per Castiglione si tratta di un’occasione importante per il territorio, “un’iniziativa volta a rimettere in moto l’economia e distribuire ricchezza a chi opera nel comparo turistico, alberghiero e dei servizi alla persona”.

L’obiettivo è dunque far conoscere anche le qualità creative e artistiche degli artigiani ceramisti e dei restauratori centuripini, capaci di riprodurre fedelmente vasi policromi, statuette e altri potenziali reperti simbolo della cultura romana, ellenistica e degli antichi siculi e sicani da cui ebbe origine l’agglomerato locale intorno alla metà dell’VIII secolo a.C..

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