Cittadella giudiziaria, esultano gli architetti “Abbiamo battezzato il modello Catania” - QdS

Cittadella giudiziaria, esultano gli architetti “Abbiamo battezzato il modello Catania”

redazione

Cittadella giudiziaria, esultano gli architetti “Abbiamo battezzato il modello Catania”

venerdì 17 Luglio 2020

Il progetto verrà realizzato in tre anni e consentirà ai cittadini di riappropiarsi di spazi pubblici

CATANIA – “Da anni portiamo avanti il tema del concorso con progettazione a due gradi. Lo abbiamo fatto dal punto di vista normativo, promuovendo l’introduzione – nel codice dei contratti – di appositi dispositivi che premiamo il talento dei professionisti e non più il fatturato o la dimensione della loro struttura professionale. Ma lo abbiamo fatto anche offrendo alle stazioni appaltanti una serie di servizi, come ad esempio i bandi-tipo e la piattaforma informatica, su cui girano oramai veloci una serie di concorsi. La Regione siciliana è stata la prima in Italia a dotarsi dei bandi tipo, grazie ai quali, con il nostro osservatorio nazionale, abbiamo potuto rilevare, per il 2019, un incremento degli affidamenti ai liberi professionisti in Sicilia pari al 64% rispetto all’anno precedente”.

Questo il commento del vicepresidente del Consiglio nazionale architetti Rino La Mendola, e del presidente degli Architetti etnei Alessandro Amaro, in occasione della presentazione della nuova Cittadella giudiziaria di Catania.

“Quello della Cittadella – sottolinea il presidente Alessandro Amaro – è uno dei tanti obiettivi raggiunti dal nostro Ordine, dopo mesi di grande impegno e collaborazione con gli uffici della Regione Siciliana e del Consiglio Nazionale. Abbiamo finalmente battezzato il ‘Modello Catania’, dimostrando che se tutti gli attori coinvolti nel processo fanno al meglio la propria parte, si riescono a rispettare cronoprogrammi e scadenze, anche nei momenti di difficoltà, portando a casa risultati ambiziosi”.

“Un vero successo – continua – che mostra un nuovo modo di approcciare il settore dei Lavori pubblici: in maniera agile, trasparente e puntuale. In questa direzione un ringraziamento va certamente alla parte politica, in primis al presidente della Regione Nello Musumeci e all’assessore al ramo Marco Falcone, che hanno seguito la strada tracciata avviando una nuova stagione dell’Architettura contemporanea; ma anche a chi ha lavorato duro per finalizzare l’iter burocratico: il direttore regionale del Dipartimento tecnico Salvo Lizzio, il Rup (capo del Genio Civile di Catania) Natale Zuccarello, il nostro Consiglio dell’Ordine che ha sempre promosso l’idea del Concorso e la nostra consigliera Eleonora Bonanno che ne ha seguito la parte operativa”.

Il progetto vincitore della Cittadella giudiziaria che sorgerà in Viale Africa, è stato aggiudicato – su 85 proposte pervenute – a un raggruppamento di studi e professioni romani e catanesi: “Siamo stati lieti di patrocinare questo Concorso, che di certo rappresenta per il capoluogo etneo una vera sfida, facendo da apripista a molteplici iniziative istituzionali – ha commentato La Mendola – possiamo inoltre sfatare il ‘falso mito’ secondo cui la progettazione a due fasi allungherebbe i tempi di realizzazione. Piuttosto li riduce: l’Amministrazione, infatti, non acquisisce solo un nome, ma un progetto di fattibilità tecnico-economica e un professionista a cui affidare i successivi livelli esecutivi, senza ulteriori gare”.

La progettazione a due fasi è un concorso anonimo con una giuria nota a tutti che premia la qualità del progetto, prima di quella del singolo professionista. “Questo offre un duplice vantaggio: da un lato una documentazione leggera, dall’altro tempi ridotti per la finalizzazione del progetto – ha aggiunto Amaro – In questo modo viene data a tutti gli esperti la possibilità di presentare la propria idea e di concorrere per l’azione di riqualificazione urbana a favore del territorio. Nello specifico, la Cittadella Giudiziaria potrebbe essere pronta in tre anni, con una struttura che si farà notare per la sua imponenza e che rispetta il rapporto tra la nostra città e il suo mare grazie alle quote sopraelevate”.

“Inoltre il progetto selezionato – ha concluso – consentirà di avere anche una piazza semicoperta, con terrazze arredate a verde: un ottimo compromesso per consentire ai catanesi di riappropriarsi di spazi pubblici in zone centrali e suggestive. Porteremo avanti la nostra azione a favore dei Concorsi di Progettazione non solo con la Regione, ma anche con i comuni, primo fra tutte Catania, dove abbiamo già ottenuto importanti risultati”.

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