Collegato, Micciché al M5s, “Asse con il Pd contro la maggioranza” - QdS

Collegato, Micciché al M5s, “Asse con il Pd contro la maggioranza”

Patrizia Penna

Collegato, Micciché al M5s, “Asse con il Pd contro la maggioranza”

giovedì 12 Settembre 2019

Ripresa dei lavori all’Ars, Sala d’Ercole stecca la prima: la sintesi non si trova, testo torna in V Commissione. Calderone (Fi): “Giochi della politica hanno avuto la meglio sulla scorta dell’accordo indegno fatto a Roma”. Ma i grillini parlano di truffa riferendosi al maxiemendamento

PALERMO – Il Parlamento regionale stecca la prima. La ripresa dei lavori di Sala D’Ercole, dopo la lunga pausa estiva, è stata caratterizzata da tante polemiche e pochi fatti concreti.

Non c’è l’accordo sul collegato alla Finanziaria, il testo è ritornato in V Commissione e seduta rinviata al prossimo 17 settembre.

Niente di nuovo sotto il sole, verrebbe da dire, se non fosse che la sessione di bilancio all’Ars dura ormai da nove mesi e non si riesce ad uscire dall’empasse che si è venuta a creare sul collegato, anzi sui collegati alla Finanziaria.

“Il Collegato si farà”, ha assicurato il Presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Micciché che però non risparmia critiche durissime al M5s: “Lo hanno bloccato in Aula, ma io sono con la testa dura e vado avanti. Chiedo a tutti di stare sereni, nessuno resterà senza stipendio. Ma ai Cinque Stelle dico, perché non rispettate gli accordi?”.

L’accusa mossa ai grillini è quella di aver fatto asse con il Partito democratico, mettendo così in crisi la maggioranza. “Ma chi siete? Dove siete nati? – dice in un video pubblicato su Facebbok -. È possibile che ogni volta che con questi (M5s, ndr) si trova un accordo loro matematicamente non lo rispettano? Avremmo dovuto approvare questo Collegato prima delle ferie, poi è stato deciso che saremmo arrivati a settembre. Ci siamo visti più volte con il Presidente della Commissione Bilancio, Riccardo Savona, ad agosto, perché io non sono partito. E oggi mi trovo questi signori che iniziano a fare demagogia. E ci vengono a raccontare che ne stavamo riproponendo un altro? Ma quale altro?”. E avverte: “ I grillini, tra i quali ci sono anche alcuni bravi ragazzi, devono sapere che il Collegato si farà comunque ma devono imparare che gli accordi si rispettano, che non si può fare così, che la lealtà all’interno delle istituzioni è la cosa più importante. Spero che crescano….”.

A rincarare la dose ci pensa Tommaso Calderone, capogruppo di Forza Italia all’Assemblea Regionale siciliana: “Poteva essere scritta una bella pagina per il popolo e i lavoratori siciliani – continua l’Esponente azzurro. La cronaca parlamentare recita però un’altra storia, in cui i giochi della politica hanno avuto il sopravvento, sulla scorta di questo indegno accordo consumato a Roma. Qui però siamo in Sicilia, e le cose stanno diversamente. Abbiamo lavorato, prendendo impegni. La coalizione di maggioranza è coesa e continueremo a servire il popolo”.

Il M5s non ci sta, respinge la accuse al mittente e parla di “truffa” riferendosi al maxiemendamento proposto dalla maggioranza al fine di accorpare i collegati alla Finanziaria: – “Abbiamo la sensazione di esserci ritrovati dentro a un vergognoso gioco dell’oca, incastrati per sei mesi nel labirinto dei collegati alla finanziaria regionale e adesso, dopo la pausa estiva, si ricomincia tutto da capo: in commissione arriva il maxi-emendamento che vanifica tutto il lavoro precedente e lo fa confluire in 61 articoli, al solito infarciti di misure clientelari per accontentare questo o quel deputato, e senza più alcuna certezza sulle coperture finanziarie”.
“Per sei mesi abbiamo lavorato come le trottole – dice il deputato grillino Nuccio Di Paola – rincorrendo una folle moltiplicazione dei collegati. La maggioranza ha tenuto così impantanata l’Ars e oggi ci dice che dobbiamo rifare tutto da capo e si presume, ma non ci è dato ancora sapere, con la metà delle risorse finanziarie. A questo punto è indispensabile che Armao e il governo facciano un’operazione di chiarezza sui conti della Regione, di cui al momento non abbiamo alcuna consapevolezza”.

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