Comune di Rometta in campo a difesa della comunità - QdS

Comune di Rometta in campo a difesa della comunità

Paola Giordano

Comune di Rometta in campo a difesa della comunità

martedì 26 Maggio 2020

Alle difficoltà di sempre si sono sommate quelle derivanti dalla crisi sanitaria mondiale. Garantito il massimo sostegno possibile ai più deboli e un occhio di riguardo per i bambini

ROMETTA (ME) – Se in tempi normali, con le scarse risorse che hanno a disposizione i primi cittadini, è impresa sempre più ardua amministrare un comune e riuscire a garantire i servizi pubblici di primaria necessità, al tempo del Coronavirus le difficoltà per gli amministratori si sono moltiplicate. Alle classiche problematiche se ne sono aggiunte infatti di impreviste: il reperimento e la distribuzione dei dispositivi di protezione individuale in primo luogo ma anche, a livello socio-economico, il bisogno di sostenere coloro che sono stati costretti ad abbassare le saracinesche delle proprie attività, i precari, chi sbarcava il lunario con il lavoro sommerso, insomma i tanti siciliani bloccati a casa dalla crisi.

“Abbiamo avuto sulle spalle – racconta al Quotidiano di Sicilia il sindaco di Rometta, Nicola Merlino – sin dall’inizio dell’emergenza, un notevole carico di responsabilità, specie nei confronti delle persone più fragili come gli anziani, gli immunodepressi ma anche i bambini”.

A rendere più difficile il lavoro dei sindaci è stata innanzitutto, a detta del primo cittadino, la mole di decreti e regolamenti varati dall’Esecutivo nazionale negli ultimi due mesi: “Interpretare quello che sottoscrivevano la sera e che entrava in vigore l’indomani è stato complicato. Per quanto mi riguarda, ho emanato un’unica ordinanza, quella sulla chiusura dei parchi e del cimitero”.

C’è poi la spinosa questione delle risorse, con cui già quotidianamente, Merlino e molti altri sindaci dell’Isola fanno i conti, ma che, in piena situazione di emergenza, è pesata più che mai: “Disponiamo di pochissimi mezzi, abbiamo per esempio due soli vigili per coprire un territorio molto articolato, che comprende oltre al comune di Rometta anche una quindicina di frazioni. Nonostante tali difficoltà, siamo riusciti a far fronte al pericolo del contagio, riuscendo a fare cose importanti: abbiamo effettuato un attento controllo del territorio con l’uso di un drone, rispettando naturalmente la tutela della privacy. Non sono arrivate per lungo tempo le mascherine, i miei concittadini, che sono stati incredibili, le hanno realizzate e continuano a farle e, con il supporto delle associazioni di volontariato. Abbiamo distribuito le mascherine a domicilio a tutti i romettesi, per due volte, ed è mio intento ridistribuirne altre agli anziani. Una quindicina di giorni fa la Protezione civile ha consegnato ottomila mascherine. Per evitare malumori tra i cittadini e garantire un’equa ripartizione, ho voluto che Rometta fosse divisa in otto zone che sono state sorteggiate. La distribuzione è stata fatta seguendo il sorteggio”.

Il primo cittadino si toglie però anche qualche sassolino dalla scarpa: “Debbo lamentare un atteggiamento dell’Asp e del sistema sanitario non all’altezza del problema. Non ci hanno messo nelle condizioni di potere sapere l’evoluzione dei tamponi: se ne fanno, quanti ne fanno”.

Sotto il profilo socio-economico “abbiamo intrapreso – spiega Merlino – varie iniziative a sostegno dei nostri cittadini. Di quei famosi quattrocento milioni a noi sono arrivati subito e senza particolari tortuosità burocratiche 53 mila euro, con i quali abbiamo sostenuto 120/130 famiglie in difficoltà con buoni diversificati da 50 a 100 euro a settimana in base al numero dei componenti del nucleo familiare. Dei 100 milioni annunciati dalla Regione ci sono arrivati 29 mila euro che sono in fase di assegnazione. Per la gestione delle donazioni private ho costituito un nucleo di gestione delle risorse che è già operativo”.

“All’inizio dell’emergenza – aggiunge Merlino – abbiamo avviato due importanti iniziative. Una è quella della ‘Spesa sospesa’: i concittadini che facevano la spesa lasciavano qualche soldino che settimanalmente recuperavamo per acquistare beni per chi ne aveva bisogno. L’altra, ‘Chi ha metta chi non ha prenda’ ci ha portato a mettere a disposizione di chi avesse bisogno alcune tonnellate di generi alimentari. Con un unico controllo: la coscienza di ciascun cittadino”.

L’Amministrazione romettese ha mostrato un occhio di riguardo anche verso una categoria che poco o nulla è stata presa in considerazione: i bambini. “Per loro – spiega il sindaco – abbiamo organizzato due concorsi online: uno, ribattezzato ‘Virtus corona’, prevedeva la scrittura di poesie che avessero come tema centrale la città di Rometta; per l’altro, intitolato #andràtuttobene, abbiamo chiesto ai nostri bambini di realizzare disegni e manifesti. Appena l’emergenza sanitaria sarà totalmente rientrata, organizzeremo una grande festa per mettere al centro proprio loro, i più piccoli, premiando tutti coloro che hanno partecipato ”.

“Questo – conclude il primo cittadino – è quanto fatto finora. La situazione di disagio economico che hanno famiglie, piccoli commercianti, operai è sempre difficoltosa per cui attraverso una serie di iniziative finanziate attraverso le indennità di carica che io e gli assessori c’eravamo già dimezzate all’inizio del mandato diamo 500 euro a individuo che in cambio effettua piccole prestazioni lavorative utili alla comunità. Dobbiamo realizzare un parcheggio, verranno avviati dei cantieri quindi avremo bisogno di ausiliari, una settantina di ragazzi dovrebbero trovare occupazione”.

Nonostante l’eccezionalità della situazione dovuta all’epidemia, il sindaco non dimentica i propri adempimenti: nella seduta del Consiglio comunale convocata per oggi, presenterà la relazione sullo stato di attuazione del programma, così come prevede l’art. 17 della Lr 7/1992.

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