Comuni e Regione: riformare il sistema per la riscossione della tassa sui rifiuti - QdS

Comuni e Regione: riformare il sistema per la riscossione della tassa sui rifiuti

redazione

Comuni e Regione: riformare il sistema per la riscossione della tassa sui rifiuti

mercoledì 27 Marzo 2019

Incontro tra l’Ufficio di Presidenza di AnciSicilia e l’assessore regionale all’Energia, Pierobon

È necessaria una modifica normativa per migliorare il sistema d riscossione della Tari. Questo è emerso nel corso dell’incontro dell’Ufficio di presidenza dell’AnciSicilia – composto da Leoluca Orlando, presidente, Mario Emanuele Alvano, segretario generale, e dai vice presidenti Luca Cannata, Alessandro Plumeri e Giulio Tantillo – riunitosi il 21 marzo scorso a Villa Niscemi a Palermo, alla presenza dell’assessore regionale per l’Energia e per i Servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon.

Tema principale della riunione il rapporto fra le enormi difficoltà incontrate dai Comuni nella gestione del sistema di riscossione dei tributi locali e in particolare della Tari, i cui proventi, come è noto, sono finalizzati alla integrale copertura dei costi del servizio pubblico locale di gestione dei rifiuti urbani e assimilati e la condizione di “patologia finanziaria” in cui versano la maggior parte degli enti locali siciliani.

L’introduzione nel Bilancio del Fondo crediti di dubbia esigibilità (Fcde) costituisce, poi, un ulteriore elemento di forte rigidità dei bilanci dei Comuni, costretti ad accantonare annualmente ingenti risorse finanziarie, sottratte alla gestione di altri servizi fondamentali.

“Esprimiamo gratitudine – hanno dichiarato Orlando e Alvano – per l’attenzione che l’assessore ha verso le difficoltà dei Comuni per i quali il parziale o mancato introito della Tari ha determinato, di anno in anno, un peggioramento della condizione finanziaria dei nostri Enti locali, molti dei quali si trovano in condizione di dissesto o pre-dissesto. È per questo che riteniamo sia necessaria una forte iniziativa legislativa che introduca una modifica profonda e radicale alla normativa nazionale”.

“Uno dei possibili strumenti per frenare l’emorragia finanziaria in atto – hanno aggiunto i due vertici dell’Associazione dei Comuni siciliani – e per impedire un ulteriore aumento dei Comuni in dissesto e pre-dissesto può essere considerato l’introduzione, nell’ordinamento, di una norma che attribuisca agli Enti locali la possibilità di avvalersi, anche parzialmente, della riscossione del tributo attraverso la bolletta dell’energia elettrica, in particolare nelle regioni che sono commissariate per i rifiuti”.

Orlando ha concluso sottolineando come “il tema relativo alle fortissime criticità collegate alla gestione del sistema integrato dei rifiuti in Sicilia era già stato affrontato, nei mesi scorsi, nel corso degli incontri del Tavolo tecnico per i rifiuti istituito presso l’assessorato Economia”, mentre “l’incontro svoltosi alla presenza dell’assessore Pierobon ci dà conferma dell’unità d’intenti circa la necessità di avviare, prima possibile, un percorso di riforma nella gestione del servizio, troppo spesso insufficiente e inadeguato a causa della mancata riscossione della Tari”.

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