Copyright, Francia recepisce per prima la direttiva Ue - QdS

Copyright, Francia recepisce per prima la direttiva Ue

redazione

Copyright, Francia recepisce per prima la direttiva Ue

giovedì 25 Luglio 2019

Andrea Riffeser Monti (Fieg): “Ora rapido avvio anche in Italia”

ROMA – “Apprezzamento per la rapidità e la sostanziale unanimità con cui il Parlamento francese ha adottato ieri,in via definitiva, la legge di recepimento della Direttiva europea sul copyright, aprendo così la strada ai processi di implementazione nazionali che dovranno concludersi in tutti gli Stati membri entro il 2021”. A esprimerlo è il Presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti, commentando la notizia della avvenuta introduzione, nell’ordinamento francese, del diritto connesso in favore degli editori di giornali.

Il Parlamento francese ha adottato la legge di recepimento della Direttiva Ue Copyright (Direttiva 2019/790/UE, in vigore dal 6 giugno 2019), con 81 voti favorevoli e 1 solo voto contrario, ed entrerà in vigore entro due settimane dalla notifica del testo al Governo.

La legge approvata in Francia stabilisce che prima di compiere qualsiasi riproduzione o comunicazione al pubblico di una pubblicazione di carattere giornalistico, le piattaforme devono ottenere la necessaria autorizzazione dell’editore o dell’agenzia di stampa (c.d. titolari dei diritti).
“La legge francese stabilisce puntuali obblighi di informazione in capo ai fornitori di servizi di comunicazione online per una valutazione trasparente della remunerazione e della sua ripartizione agli editori, precisando anche che la remunerazione deve basarsi su ogni forma di ricavo, sia essa diretta che indiretta”, spiega Riffeser.

“Una legge – aggiunge Carlo Perrone, Presidente di Enpa – che fornisce strumenti concreti per rendere immediatamente efficace l’esercizio del diritto connesso degli editori di giornali nell’ambiente digitale”.
“L’auspicio – conclude Riffeser – è che tutti gli Stati europei, a partire dall’Italia, vogliano proseguire nel percorso avviato dalla Francia, aprendo anche a tavoli di confronto tra le Parti, per arrivare ad un rapido e condiviso recepimento di una riforma necessaria al riequilibrio del sistema digitale”.

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