Coronavirus, a Catania tre volte i contagi di Palermo - QdS

Coronavirus, a Catania tre volte i contagi di Palermo

redazione web

Coronavirus, a Catania tre volte i contagi di Palermo

giovedì 19 Marzo 2020

In Sicilia trecentoquaranta positivi, quattro morti e quindici guariti. Musumeci, "Ci prepariamo al peggio". I pm di Agrigento, valutare i fermi per epidemia colposa. Tensioni nel mercato di Palermo. Positivo agli amici di Fb, "Fate i controlli"

Sono saliti a trecentoquaranta i positivi al tampone per il coronavirus in Sicilia, mentre sono quindici le persone guarite.

Questo l’ultimo dato reso noto dalla Regione e comunicato all’Unità di crisi nazionale.

A Catania continua a esserci la situazione più grave rispetto al resto della Sicilia: i contagiati sono 151, quasi tre volte quelli di Palermo, dove ci sono 52 positivi. Seguono Siracusa con 33 contagiati, Agrigento con 27, Trapani ed Enna con 21, Messina con 16, Caltanissetta con 12 e Ragusa con sette.

Dall’inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento sono 3.961. Sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità, invece, 340 campioni (58 più di ieri).

Risultano ricoverati 179 pazienti (24 a Palermo, 91 a Catania, 16 a Messina, due ad Agrigento, nove a Caltanissetta, 11 a Enna, tre a Ragusa, 15 a Siracusa e otto a Trapani) di cui 36 in terapia intensiva, mentre 142 sono in isolamento domiciliare.

Quindici sono i guariti (nove a Palermo, due ad Agrigento e Messina, uno a Enna e Ragusa) e quattro deceduti.

L’ultimo decesso, per insufficienza cardiorespiratoria, è avvenuto a Enna: è un uomo di 82 anni con altre patologie , risultato positivo al tampone.

Musumeci, ci stiamo preparando al peggio

“Sul piano sanitario – ha detto analizzando i numeri il presidente della Regione Nello Musumeci – la situazione è sotto controllo, ma stiamo preparandoci al peggio: è probabile che l’escalation dell’epidemia possa arrivare alla fine di marzo o ai primi di aprile”.

“Ci stiamo attrezzando – ha aggiunto – con nuovi posti di terapia intensiva, ne abbiamo 411 ma ne stiamo creando altri duecento e abbiamo mobilitato le strutture private”.

Il Governatore, in una nota inviata al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, ha chiesto anche “un maggiore controllo preventivo e una più intensa attività sanzionatoria nei centri abitati, con particolare riguardo ai capoluoghi di provincia e agli approdi dello Stretto, vistala perdurante diffusa inosservanza delle norme di prevenzione”.

I pm di Agrigento, valutare i fermi per epidemia colposa

Sul piano del rispetto delle norme del governo sulla permanenza in casa, il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, ha chiesto che venga data “la massima priorità alle segnalazioni per epidemia, epidemia colposa e falsa attestazione a pubblico ufficiale, provvedendo, dove ne ricorrano i giusti presupposti, a richiedere la misura cautelare dove non sia stato già eseguito arresto o fermo se previsti”.

Il magistrato ha stabilito anche che, “ferma restando la valutazione caso per caso e la discrezionalità del pm, assegnatario in ordine alla fondatezza e alla gravità del caso, appare opportuno procedere con una richiesta di decreto penale di condanna” e che, “in linea di massima, avuto gravità del fatto e in ordine alla pena pecuniaria richiesta non va avanzata la sospensione della pena”.

Tensioni nel mercato ortofrutticolo di Palermo

Tensioni intanto sono state registrate anche questa mattina nel mercato ortofrutticolo di Palermo.

Oggi la struttura all’ingrosso di frutta e verdura sarebbe dovuto rimanere chiusa, ma ha aperto per scaricare la merce che arrivava dall’estero e dai paesi della provincia. Non appena sono stati aperti i cancelli diversi abusivi hanno cercato di entrare creando non pochi problemi alle pattuglie della polizia municipale.

Camion e furgoncini hanno invaso l’area interna ed esterna del mercato.

Nel corso dei controlli degli agenti della polizia municipale sono state trovate merci provenienti dai paesi in cui ci sono focolai attivi come Francia e Spagna.

La merce non era accompagnata da documenti che attestassero la corretta santificazione dei mezzi o comprovanti il rispetto della catena igienica sanitaria. E’ stato richiesto l’intervento della polizia di stato e dell’Asp di Palermo.

I tecnici dell’Asp hanno accertato che la tracciabilità della merce era presente e che i carichi di ortaggi erano arrivati a Barcellona Pozzo di Gotto e da qui a Palermo.

Tutto è stato messo a verbale e la merce è stata scaricata.

Appello via Fb, “Sono positivo, fate i controlli”

“È arrivato l’esito del tampone, è positivo! Io sto bene e sono in fase di guarigione, invito tutti coloro che sono stati in contatto con me, di isolarsi e chiamare il proprio medico”.

Un contagiato di Nicosia (Enna) ha affidato a facebook il suo appello.

Il paziente, un commerciante del posto, era rientrato nei giorni scorsi da una delle zone a rischio e aveva deciso di mettersi in autoisolamento e di rendere pubblica la sua situazione sempre attraverso Fb.

La comunicazione ha suscitato pareri contrapposti innescando un vivace dibattito via social: c’è chi gli ha augurato una pronta guarigione e chi lo ha accusato di essere stato un “irresponsabile che ha messo a rischio la salute di amici, parenti, dipendenti, conoscenti e operatori sanitari che se risultano positivi non possono aiutare chi ne ha bisogno”.

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