Coronavirus, AnciSicilia chiama Giuseppe Conte e Musumeci - QdS

Coronavirus, AnciSicilia chiama Giuseppe Conte e Musumeci

redazione web

Coronavirus, AnciSicilia chiama Giuseppe Conte e Musumeci

giovedì 14 Maggio 2020

Per il presidente dell'Associazione, il sindaco di Palermo Orlando, è indispensabile un incontro urgente per stilare un patto fra Regione, Stato ed Enti Locali dell'Isola, molti in dissesto o pre-dissesto, per uscire dalla gravissima crisi

AnciSicilia chiede un incontro urgente al Governo nazionale e al Governo regionale per affrontare la crisi del sistema degli Enti locali siciliani e la gravissima emergenza socioeconomica dell’Isola.

In una nota, il presidente dell’associazione dei Comuni isolani, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, scrive che alle criticità di natura finanziaria e di liquidità denunciata più volte dai Comuni siciliani – e scaturita in molti casi in una condizione di dissesto e pre-dissesto anche a causa della insufficiente capacità amministrativa dei territori, della gestione integrata dei rifiuti e della ridotta capacità di riscossione dei tributi locali – si aggiunge oggi, la gravissima emergenza sanitaria e socio economica scaturita dalla pandemia che pone in prima linea i sindaci nella gestione di un’emergenza che non ha eguali.

Questa nota formale è stata inviata da AnciSicilia al presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci e al presidente dell’Anci Antonio Decaro.

“L’attuale condizione di emergenza sanitaria cui si collega una pesante emergenza socioeconomica – ha dichiarato Leoluca Orlando – dovrà essere affrontata adeguatamente anche con riferimento alla sopravvivenza stessa dei Comuni unitamente a quella di diversi settori che abbiamo il dovere di sostenere nella fase anche successiva e di non prevedibile durata”.

“Ormai da tempo – ha sottolineato Orlando – Comuni, Liberi Consorzi Comunali e Città Metropolitane della Sicilia risentono, sul piano finanziario e organizzativo, degli effetti della coesistenza di una speciale autonomia regionale spesso in stridente contrasto con la natura statale di vincoli e prescrizioni in settori di vitale importanza. Alle complessive criticità di natura finanziaria e di liquidità si aggiungono, molto spesso, quelle più specifiche sull’incidenza delle norme in materia di personale degli Enti locali e di comuni in dissesto e pre-dissesto”.

Questa situazione, spiega il presidente di Anci Sicilia, è stata aggravata dalle difficoltà scaturite dalla pandemia da covid-19 che, “oltre a creare una gravissima emergenza sanitaria, ha messo in ginocchio il tessuto produttivo rischiando di far collassare gli Enti locali”.

“La situazione – ha aggiunto Orlando – è resa, se possibile, ancor più complessa dal fatto che, per l’anno in corso, la possibilità di approvare i bilanci e continuare ad erogare servizi essenziali è legata alla definizione di un Accordo tra lo Stato e la Regione Siciliana e ad una modifica delle regole sull’utilizzo dei fondi comunitari”.

Orlando ha poi fatto riferimento all’Assemblea straordinaria degli Enti Locali siciliani svoltasi in teleconferenza qualche giorno fa e alla quale ha partecipato buona parte dei 390 sindaci dell’Isola.

“E’ emerso – ha concluso il presidente di AnciSicilia – che per affrontare tale complessa situazione – conclude Orlando – sia necessaria la sottoscrizione di un vero e proprio Patto tra Stato, Regione ed Enti Locali ed è per questo che sollecitiamo il presidente Conte e il presidente Musumeci ad incontrarci per individuare soluzioni condivise a tutela di cittadini, famiglie e imprese”.

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