Coronavirus, dal Governo Conte sette miliardi e mezzo di euro pronti per le famiglie e le imprese - QdS

Coronavirus, dal Governo Conte sette miliardi e mezzo di euro pronti per le famiglie e le imprese

Patrizia Penna

Coronavirus, dal Governo Conte sette miliardi e mezzo di euro pronti per le famiglie e le imprese

giovedì 05 Marzo 2020

Il Presidente del Consiglio ha annunciato in conferenza stampa nuove misure economiche per fronteggiare l'emergenza. E sulla richiesta di sforamento del deficit a Bruxelles ha spiegato che c'è stata "disponibilità dall'Ue"

“Abbiamo stanziato 7,5 miliardi a sostegno delle famiglie e delle imprese che stanno affrontando quest’emergenza”, ha annunciato il premier Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri di oggi, aggiungendo che si tratta di “misure straordinarie e urgenti. è previsto – ha aggiunto – che sia sentita la commissione Ue in questo iter a cui stiamo lavorando per creare questo scostamento rispetto agli obiettivi programmatici. Non facciamo un salto nel buio, possiamo già dichiarare che c’è la piena sensibilità della commissione Ue a comprendere l’emergenza che stiamo attraversando”, ha proseguito il premier.
Questi 7,5 miliardi a disposizione per il prossimo decreto sul Coronavirus “sono risorse significative e ci consentono di fare fronte alle esigenze immediate” dell’emergenza, ha spiegato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ricordando che il nuovo decreto “non esaurisce gli interventi necessari: il Governo è al lavoro per accelerare lo sblocco degli investimenti e il sostegno alla crescita”.

A proposito del parere di Bruxelles sulla richiesta di sforamento del deficit, Conte ha precisato che quello del governo non è un salto nel buio:
“Possiamo già dichiarare una piena disponibilità dalla commissione Ue a venire incontro e comprendere l’emergenza del sistema Italia. Da questo punto di vista non ci aspettiamo nessuna distemia dall’atteggiamento dell’Europa, fermo restando che stiamo già dando un segnale molto forte, di grande impatto, parliamo di 7,5 miliardi”.

Conte è poi tornato a parlare della chiusura delle scuole, una scelta che ha definito “non facile, che il governo ha assunto con responsabilità e consapevolezza dei disagi e delle difficoltà per le famiglie”.

Parlando dei parere contrario del Comitato tecnico scientifico, Conte ha sottolineato che “anche gli scienziati non hanno evidenza scientifiche su un virus che è nuovo. E’ chiaro che anche loro hanno qualche difficoltà a dire quale è la misura giusta da adottare e in ogni caso non è che noi seguiamo alla lettera quello che ci dicono i comitati. Noi abbiamo una responsabilità politica, non valutiamo solo l’aspetto sanitario ma anche l’aspetto politico”.

La chiusura delle scuole “al momento è fino al 15, ovviamente in prossimità della scadenza, per evitare incertezza, torneremo a fare un aggiornamento. In questo momento se ci sarà una proroga non lo so neanche io, dobbiamo valutare l’impatto delle misure”, ha rassicurato il premier.

Infine, un appello all’unità e al coinvolgimento delle opposizioni: “Mi sono premurato – ha detto Conte – di distribuire tra tutti i ministri una cartellina che conteneva le proposte da parte delle forze dell’opposizione e ho invitato i ministri a leggere queste proposte per avere anche qualche indicazione e trarre qualche suggerimento dalle opposizioni. Questo non significa che non c’è distinzione di ruoli, però chiediamo unità al Paese e il coinvolgimento delle opposizioni nelle decisioni più importanti”.

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