Coronavirus e fake news, Salvini sul podio con Trump e Bolsonaro - QdS

Coronavirus e fake news, Salvini sul podio con Trump e Bolsonaro

redazione web

Coronavirus e fake news, Salvini sul podio con Trump e Bolsonaro

giovedì 07 Maggio 2020

Una classifica dei politici propalatori di bufale durante l'emergenza covid-19 è stata stilata dalla Bbc nella trasmissione della "Reality Check", specializzata nel verificare le notizie che girano in rete. GUARDA IL VIDEO

Matteo Salvini, Jair Bolsonaro e Donald Trump, ma anche Zhao Lijian, vicedirettore del Dipartimento per l’informazione del ministero degli Esteri cinese e Subramanian Swamy, deputato nazionalista indiano, sono, secondo la Bbc, i politici che hanno diffuso più fake news durante l’epidemia di coronavirus.

In un servizio di tre minuti e mezzo realizzato dal giornalista Chris Morris per la trasmissione “Reality Check”, specializzata nel verificare le notizie che girano in rete, il leader della Lega è salito sul non invidiabile podio dwi “diffusori di fake news”.

“Sappiamo che il coronavirus ha creato una sponda per un’industria di fake news – dice Morris nel servizio -, alcune di queste provengono da figure come i leader politici. Ce ne sono alcuni che potrebbero farvi sollevare le sopracciglia”.

Per Morris, Matteo Salvini “ha detto ai suoi followers che i cinesi hanno creato il coronavirus in laboratorio. Si tratta di un annuncio falso condiviso in chiaro sui social media. Lo ripetiamo, gli scienziati sono convinti che questo virus non sia stato creato dagli umani”.

Ma, utilizzando il suo penetrante sistema di propaganda on line non a caso definito “la Bestia”, Salvini ha propalato moltissime fake news sul coronavirus. L’ultima in ordine di tempo riguarda le “cure con plasma iperimmune” che, secondo lui, il governo non avrebbe attenzionato perchè “il plasma è gratis, non c’è dietro un business milionario, allora è meglio occuparsi di altro…”.

Dopo la favola dei porti chiusi e quella di Bibbiano, insomma, Salvini ha lanciato, con la consueta diretta Fb, “E allora il plasma?”.

“Dateci una mano – ha detto il capo del Carroccio -, fate sapere agli italiani quello che molte tv nascondono: c’è una cura al plasma di cui nessuno parla. Perché non sperimentarla al livello nazionale? Perchè il silenzio del ministero della salute e dell’Istituto Superiore della Sanità?”.

Salvini è stato subito smentito da una personalità del mondo della scienza, Enrico Bucci, docente di Biochimica e biologia molecolare nella Temple University di Philadelphia (Usa).

“Il complotto più in voga del momento – ha detto – è quello che ‘non si parla della terapia con il plasma nei media mainstream’ e ‘non se ne parla perché non interessa alle case farmaceutiche’. Non è così, non è vero che ‘non ce lo dicono’”.

Per Bucci, considerando soltanto la sperimentazione del San Matteo di Pavia, partita all’inizio aprile, ha fornito su Facebook “una piccola selezione delle maggiori trasmissioni televisive” in cui se ne è parlato, “considerando solo i primi dieci giorni di aprile”.

E ha pubblicato un elenco, con tanto di link, delle trasmissioni che hanno parlato della terapia con il plasma dai guariti: 3 aprile Tg1, 6 aprile Mattino Cinque, 7 aprile Studio Aperto, Rete 4 e Agorà, 8 aprile Rete 4 e Porta a Porta.

Una falsità anche il disinteresse delle case farmaceutiche, visto che Bucci ha linkato l’annuncio dell’azienda Takeda su una collaborazione industriale internazionale per una terapia derivata dal plasma, e a comunicazioni simili di altre farmaceutiche: Grifols, Octapharma, Kedrion e la startup Emergent Biosolutions.

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