Coronavirus, Musumeci ipotizza nave-ospedale a Palermo - QdS

Coronavirus, Musumeci ipotizza nave-ospedale a Palermo

Patrizia Penna

Coronavirus, Musumeci ipotizza nave-ospedale a Palermo

mercoledì 11 Marzo 2020

Con cento posti di terapia intensiva. In Sicilia oggi 83 casi, 21 più di ieri. Primo decesso nell'Isola: si tratta di un anziano originario di Sortino (Sr). Intanto, ventimila i rientri dal Nord, il Presidente della Regione chiede misure più restrittive. Stilato dall’assessorato regionale alla Salute il piano per la continuità dei servizi sanitari

Sulla gestione dell’emergenza Coronavirus in Sicilia, a fronte del timore – fondato – che i circa 350 posti di terapia intensiva al momento disponibili nell’Isola potrebbero non bastare se mutasse repentinamente lo scenario dei contagi, il governatore Nello Musumeci ha parlato dell’ipotesi di cento posti letto “allestiti” a bordo di una nave da crociera.

“Ho parlato con l’Autorità portuale di Palermo – ha spiegato Musumeci – che mi conferma esserci un armatore disposto a mettere al molo una nave crociera con un centinaio di posti letto e personale sanitario qualora dovessimo arrivare al piano B. Siamo pronti a ogni evenienza, fino a questo momento comunque non c’è stato in Sicilia alcun decesso e quindi continuiamo a sperare”.

Musumeci ha poi aggiunto: “Stiamo predisponendo anche nuovi posti letto: ne abbiamo già pronti duecento, in aggiunta ai 411 di cui già disponiamo”.

“Domani – ha proseguito il governatore – si riunirà la giunta di governo alla quale spero di partecipare anche in video conferenza per chiedere alle cliniche private di dare il loro apporto, già c’è stata disponibilità, e alle Università abbiamo chiesto di immettere in servizio gli specializzandi”.

Il bollettino dei nuovi casi registrati oggi

Questi i casi di coronavirus riscontrati nelle varie province dell’Isola, aggiornati alle ore 14 di oggi, mercoledì 11 marzo, così come segnalati dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.

In totale sono 83 i pazienti, di cui 24 ricoverati (uno in terapia intensiva), 57 in isolamento domiciliare e due guariti: Agrigento, 12; Catania, 41; Enna, 1; Messina, 8; Palermo, 15; Ragusa, 1; Siracusa, 3; Trapani, 2.
Il prossimo aggiornamento ufficiale avverrà domani ma le agenzie di stampa hanno già battuto la notizia del primo decesso in Sicilia: si tratta di un uomo anziano, originario di Sortino (Sr), prima ricoverato al reparto di Medicina generale dell’Ospedale Muscatello di Augusta, e poi trasferito all’ospedale di Caltagirone dove poi è morto.
L’uomo, secondo quanto confermato da fonti dell’Asp, avrebbe accusato stati confusionali, sintomi che i medici inizialmente avrebbero ricondotto ad un ictus. Sottoposto al tampone, è risultato positivo.
Il reparto è stato chiuso e i luoghi attraversati dall’uomo sono stati sanificati. Disposti controlli sulle persone che sono entrate in contatto con la vittima.

Musumeci, “soffrire oggi per goderne domani”

Musumeci si è intanto detto favorevole a ulteriori e più rigide misure restrittive per contrastare l’emergenza coronavirus.

“Soffrire oggi significa goderne domani” ha affermato, ricordando di essere al quinto giorno di autoisolamento e assicurando di stare bene.

“In Sicilia – ha aggiunto – abbiamo avuto pochi casi, però questo non ci deve fare cullare. Dobbiamo essere prudenti. Siamo d’accordo a misure restrittive ma oltre alla situazione sanitaria si guardi anche alle attività economiche. Bisogna fare fronte ad entrambe le emergenze”.

In Sicilia l’epidemia non ha raggiunto particolari dimensioni, “adottiamo misure di prevenzione e c’è un grande senso di responsabilità da parte dei cittadini, la comuntà siciliana ha compreso”, ha sottolineato Musumeci.

Ventimila rientri dal Nord, servono misure più severe

Intanto, salgono a ventimila le persone che sono rientrate in Sicilia negli ultimi quattro giorni e che si sono registrate nella piattaforma creata ad hoc: quelli della zona rossa stanno osservando la quarantena, “come del resto sto facendo io. Prevale la convinzione che se oggi facciamo qualche sacrificio possiamo goderne in libertà e normalità”, ha detto ancora Musumeci.

La Regione vara piano per la continuità dei servizi sanitari

Nell’ambito delle misure di contenimento dell’emergenza Coronavirus, l’Assessorato regionale alla Salute, su input dell’assessore Ruggero Razza, si legge in una nota, ha stilato un piano “per garantire ai cittadini la continuità dei servizi sanitari”.
“Negli ospedali – secondo il piano regionale – potranno essere assicurate le prestazioni ambulatoriali con classi di priorità U (urgenti) e B (brevi), quelle relative ai pazienti oncologici o comunque ritenute indifferibili. Anche nell’ambito territoriale – sia pubblico che degli ambulatori specialistici accreditati – continueranno ad essere garantite le prestazioni ambulatoriali, incluse quelle domiciliari, con classi di priorità U (urgenti) e B (brevi), quelle riservate ai pazienti ocologici e le attività ritenute indifferibili”.

“è fondamentale – specifica inoltre il piano -, che vengano sempre assicurate le misure di contenimento del contagio ed il rispetto delle distanze di sicurezza tra pazienti nelle sale d’aspetto, limitando anche il numero degli accompagnatori ad una sola unità”.
“Saranno garantite inoltre – sottolinea il piano – le prestazione riabilitative di natura indifferibile. In tutti i casi, prima di effettuare il trattamento programmato dovrà essere accertato che nell’ambito del nucleo familiare dell’assistito non vi siano soggetti rientrati dalle aree a rischio Coronavirus o persone che presentino sintomatologia riconducibile all’infezione. In tal caso, il trattamento dovrà essere sospeso”.

“I centri dialisi – secondo quanto disposto dal piano regionale – dovranno continuare ad erogare le prestazioni. Se un paziente dovesse risultare positivo al Coronavirus, è previsto dal piano un trasferimento presso strutture pubbliche dove verrà garantito il trattamento da parte della competente Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi”.
“Continuano ad operare in regime ordinario – evidenzia il piano – i servizi di Assistenza domiciliare integrata, i laboratori di analisi, che comunque dovranno garantire le misure di contenimento del contagio”.

La Regione siciliana, infine, raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.

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