Coronavirus, la nuova ordinanza di Musumeci per il Natale - QdS

Coronavirus, la nuova ordinanza di Musumeci per il Natale

redazione web

Coronavirus, la nuova ordinanza di Musumeci per il Natale

venerdì 11 Dicembre 2020

Mentre i contagiati risalgono a 1.059, tutte le novità, in vigore da lunedì prossimo al sette gennaio. Nuove disposizioni per chi arriverà in Sicilia. Cartelli fuori dai negozi con il numero massimo di clienti. Contapersone per i centri commerciali. I ristoranti devono conservare l’elenco dei clienti

Nel bollettino di ieri sono risaliti a
1.059 i nuovi contagiati dal coronavirus in Sicilia, su 9.526 tamponi effettuati.
Buone notizie dai guariti: 2.705, mentre i morti sono stati 32, con un totale
di 1.895.

Intanto, nuove disposizioni per chi
arriverà in Sicilia durante le festività natalizie sono previste dall’ordinanza
firmata ieri sera dal presidente della Regione Nello Musumeci, dopo un confronto
con il comitato tecnico scientifico, i medici di base e il presidente dell’Anci
Sicilia.

La nuova Ordinanza di Musumeci

Ecco le novità, in vigore da lunedì 14
dicembre a giovedì 7 gennaio, per limitare il contagio da coronavirus.

Chiunque arrivi in Sicilia dovrà
registrarsi sulla piattaforma www.siciliacoronavirus.it ed essere in possesso
dell’esito negativo del tampone molecolare rinofaringeo effettuato nelle ultime
48 ore.

Sono esclusi i pendolari e coloro che
si siano allontanati dall’Isola, nei giorni immediatamente antecedenti, per
recarsi nel territorio nazionale per un periodo inferiore a quattro giorni.

Le opzioni per chi rientra nell’Isola

Qualora la persona che fa rientro non
abbia potuto sottoporsi al tampone molecolare ha diverse opzioni. Può recarsi nei
drive-in dedicati per sottoporsi al tampone rapido antigenico.

In caso di esito positivo, si seguono
le procedure previste per i contagiati, con ripetizione del tampone molecolare
e presa in carico da parte del Sistema sanitario regionale.

Se negativo, potrà andare a casa, con
la raccomandazione di mantenere i dispositivi di protezione individuale – ossia
mascherine e guanti -, evitare i contatti con soggetti terzi e sottoporsi
nuovamente a tampone antigenico dopo cinque giorni.

In alternativa, si può andare presso
un laboratorio autorizzato e sottoporsi al tampone molecolare, a proprie spese,
con l’obbligo per la struttura stessa di darne comunicazione al dipartimento di
Prevenzione dell’Asp.

L’isolamento fiduciario

Chi non segue alcuna delle
prescrizioni, come ultima ipotesi, deve mettersi in isolamento fiduciario per dieci
giorni in casa propria dandone comunicazione al proprio medico di medicina
generale, al pediatra di libera scelta o all’Asp.

Sono previste inoltre nuove misure
limitative per verificare il rispetto delle norme anti-covid.

Cartelli 
antiassembramento fuori dai negozi

Durante l’orario di apertura di
negozi, bar e ristoranti, fermo restando l’obbligo di garantire il
distanziamento interpersonale di almeno un metro, il ricambio d’aria nonché la
ventilazione dei locali, i titolari degli esercizi sono tenuti a comunicare
all’Asp il numero massimo dei clienti ospitabili, come previsto dalle Linee
guida nazionali, esponendo un cartello all’esterno del locale.

Contapersone per i centri commerciali

I Centri commerciali plurinegozio
dovranno munirsi di strumenti “contapersone” agli ingressi, limitando
e scaglionando gli accessi dei clienti.

I titolari di ristoranti e pizzerie
hanno anche l’obbligo di conservare l’elenco dei clienti serviti ai tavoli per
un periodo di almeno due settimane, nel rispetto della normativa vigente sulla
tutela dei dati personali, così da garantirne la disponibilità per le autorità
sanitarie.

Sindaci e antiassembramento

I Sindaci potranno consentire agli
esercizi pubblici l’orario continuato e adottare, misure limitative di accesso
alle aree comunali (come zone pedonali e luoghi pubblici di aggregazione) per
evitare assembramenti e stazionamenti prolungati, anche con transennamenti o
regolatori di flusso di entrata e uscita.

Per questi compiti potranno impiegare
anche associazioni di volontariato.

Ancora multe a Palermo

Sono state ventitré le persone multate
a Palermo per il mancato rispetto delle norme anti-covid.

Le persone multate da novembre a oggi
sono circa settemila e venti quelle denunciate, su oltre 64 mila controlli.

Su 12.100 esercizi commerciali ne sono
stati multati 38, quindici quelli chiusi per cinque giorni.

Commozione per la morte di un docente

Sempre a Palermo ha destato commozione
la morte di un professore di 57 anni, positivo al covid, che insegnava
matematica e scienze all’Istituto comprensivo Vittorio Emanuele III.

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