Coronavirus, mascherine al Nord, truffe e polemiche - QdS

Coronavirus, mascherine al Nord, truffe e polemiche

redazione web

Coronavirus, mascherine al Nord, truffe e polemiche

giovedì 02 Aprile 2020

La Guardia di finanza scopre in Piemonte un raggiro da un miliardo di euro. Il governatore della Lombardia Fontana e le accuse dei sindaci del territorio sulla gestione di dpi e tamponi. Crimi, "Dia le mascherine ai medici di base"

Truffe e polemiche al Nord sulle mascherine.

La Guardia di finanza di Torino ha scoperto in Piemonte un raggiro da un miliardo di euro riguardante mascherine d’ogni tipo, Ffp1, Ffp2, Ffp3 e chirurgiche, termometri e prodotti igienizzanti in quantitativi ingenti a prezzi imbattibili.

I prodotti, garantiva un sito web, sarebbero arrivati entro dieci giorni e, per ordini di minimo cinquecentomila pezzi il prezzo delle mascherine scendeva a 0,90 centesimi.

L’unico problema – come rilevato dalle Fiamme gialle che hanno stroncato la truffa da un milione di euro, denunciato un imprenditore di Vercelli e sequestrato i suoi conti correnti il sito web -, era quello che le forniture non arrivavano mai.

Oltre 250 le persone raggirate, tra questi farmacisti, medici, infermieri, associazioni di volontariato, ma anche alcuni Enti locali.

I Comuni lombardi chiedono conto a Fontana

A questo proposito ha suscitato clamore la lettera con cui alcuni sindaci del territorio, da quello di Milano Giuseppe Sala a quello di Bergamo Giorgio Gori, hanno chiesto conto e ragione al governatore della Lombardia Attilio Fontana sul suo operato proprio nella distribuzione delle mascherine e nella gestione dei tamponi.

Un paradosso per un personaggio politico che deve la sua popolarità ad alcune immagini in cui indossa una mascherina.

Fontana reagisce male, speculazione politica

Il governatore della Lega Nord – pupillo di quel Matteo Salvini che non perde occasione per magnificare quella Sanità Lombarda che ha assorbito, in due decenni, le risorse dell’intero Paese -, ha reagito male alle critiche, parlando di “bieca speculazione politica” affermando che “l’obiettivo è tenere alta la polemica contro la Regione, impegnata invece 24 ore su 24 a contrastare concretamente il virus”.

“Non mancheremo comunque – ha concluso stizzito il governatore leghista – di recapitare ai sindaci in maniera specifica e puntuale tutta la documentazione che darà loro anche risposte scientifiche”.

I Sindaci, nessuna polemica ma vogliamo risposte

“Siamo noi sindaci i primi a sapere che i cittadini non vogliono polemiche, ma soluzioni corrette per questa drammatica situazione – hanno risposto i primi cittadini lombardi – e, dato che noi più di altri riceviamo richieste e domande in linea diretta, sono giorni che sollecitiamo la Regione Lombardia a un chiarimento sulla linea da tenere, che non è arrivato. Ma le domande sono poste nel solo interesse dei cittadini e chiediamo che si discuta nel merito. Tutto qui”.

Salvini, Fornire mascherine è compito dello Stato

“Fornire mascherine è compito dello Stato. Lo dico ai sindaci del Pd, fate un colpo di telefono al governo centrale” ha detto Salvini per difendere Fontana in una diretta su Fb.

“Dico ai sindaci di Milano e Bergamo che hanno fiato da perdere – ha aggiunto – invece di ringraziare la Regione e i volontari per gli ospedali da campo messi in piedi, hanno tempo da perdere”.

Crimi, Fontana dia le mascherine ai medici di base

Intanto il capo politico del M5s e sottosegretario all’Interno, Vito Crimi, ha indirettamente smentito Salvini chiedendo che la Regione Lombardia assicuri mascherine e dispositivi di protezione individuale anche ai medici di base.

Se, infatti, fornire mascherine è compito dello Stato, alla Regione è affidata la gestione e la distribuzione.

La denuncia del sindaco di Donato sul Garda

L’intervento di Crimi è seguito a un servizio della trasmissione di Rai Tre Agorà in cui il sindaco di Lonato sul Garda (Brescia) Roberto Tardani, che è anche medico di base, ha denunciato il fatto che i sanitari siano stati costretti a comprarsi da soli le mascherine e che sia stato il Comune a dover acquistare i kit per la diagnostica a domicilio dei malati di coronavirus con sintomi lievi.

Crimi, la Regione dia contezza sulla distribuzione delle mascherine

“La distribuzione delle mascherine – ha detto Crimi – avviene tramite la Regione. Chiediamo di dare contezza su come vengono distribuite. Gli ospedali sono stati la prima priorità, ma ora chiediamo di proteggere anche i medici di base che seguono chi non è ospedalizzato, coloro che possono essere curati a casa loro, anche per alleggerire i nostri ospedali”.

Salvini, Sanità della Regione Lombardia più efficiente

E Salvini, al quale nemmeno il coronavirus impedisce di essere in perenne campagna elettorale, dopo qualche ora, con un’altra diretta Facebook, grazie al suo sistema di propaganda sul web definito “la bestia” ha detto: “Oggi il vicesegretario del Pd Andrea Orlando dice che subito dopo la fine dell’emergenza occorrerà fare subito una riforma e sapete quale è questa riforma? Più soldi ai medici o alle imprese? No, centralizzare la Sanità e darla in mano allo Stato. Ohibò”.

In un recente articolo sul Qds in cui si parlava del furto di 840 miliardi di euro dal Nord al Sud grazie a strumenti messi in piedi dalla Lega Nord come il Federalismo fiscale, si ricordava come il danno più grande alla Sanità nazionale fosse venuto dalla necessità di ripianare il buco da un miliardo e mezzo di euro fatto dall’Ospedale San Raffaele di Milano.

“La Regione Lombardia – ha proseguito Salvini, senza ricordare tutto questo – in pochi giorni ha creato mille posti letto. Le mascherine fornite dallo Stato sono state un milione, quelle che la Regione Lombardia si è procurata da sola sono dieci milioni. È così anche per i ventilatori, la Regione è stata più efficiente”.

Mascherine lombarde senza certificazione

Poi però è costretto a spiegare che “la Regione Lombardia ha fatto produrre milioni di mascherine da aziende italiane con materiali approvati dal Politecnico di Milano, che è una delle migliori università del mondo, ma siccome da Roma manca la certificazione dell’istituto superiore di sanità, queste mascherine non possono essere utilizzate”.

Insomma, soldi gettati al vento, anche se Salvini commenta sarcastico, “Manca il bollino blu dello Stato, il bollino blu della banana Chiquita”.

Boccia, Stato fa di tutto, specie per la Lombardia

“Non ho voglia e tempo di fare polemiche, lo Stato sta facendo di tutto. Fontana sa benissimo che mentre parliamo è atterrato l’ennesimo aereo della Guardia di Finanza. Se ci fosse dall’alto una grande telecamera si vedrebbero in Italia in giro solo mezzi militari, scaricano materiali che lo Stato acquista in tutto il mondo per le Regioni, specie per la Lombardia. E tutto è online nel dettaglio su siti di Protezione civile e dei ministeri”.

Lo ha detto il ministro Francesco Boccia a L’Aria che Tira su La7 rispondendo alle domande.

L’assessore lombardo dovrebbe scusarsi con il commissario Arcuri

“Penso che l’assessore (della Lombardia) Caparini dovrebbe scusarsi con il commissario Arcuri: un’ora e mezzo dopo le sue dichiarazioni l’ufficio di Arcuri ha spiegato che la dirigente della Regione che tiene i rapporti con il commissario ha confermato i numeri sull’invio dei materiali”.

Boccia ha confermato, alla domanda della conduttrice, che alcune Regioni avevano chiesto “di non pubblicare i dati sui materiali inviati, perché poi avrebbero dovuto dar conto di dove finivano. Noi invece abbiamo scelto la massima trasparenza”.

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