Coronavirus, il bilancio odierno, varate nuove misure regionali - QdS

Coronavirus, il bilancio odierno, varate nuove misure regionali

redazione web

Coronavirus, il bilancio odierno, varate nuove misure regionali

sabato 14 Marzo 2020

Una stretta contro il contagio (26 casi più di ieri) dall'ordinanza del Governatore Musumeci. Negli uffici "lavoro agile". Candela coordinatore dell'emergenza. Falcone, basta treni per il Sud. De Luca, "a Messina misure più restrittive"

Sono 156, ossia 26 più di ieri, i pazienti risultati positivi al coronavirus fino a oggi in Sicilia, secondo la presidenza della Regione Siciliana.

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.

Dall’inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) sono 2.100, sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità, invece, 156 campioni. Risultano ricoverati 53 pazienti (quattordici a Palermo, ventitré a Catania, cinque a Messina, uno a Caltanissetta, tre ad Agrigento, due a Enna, due a Siracusa e tre a Trapani) di cui 11 in terapia intensiva, mentre 97 sono in isolamento domiciliare, quattro sono guariti e due deceduti.

Tra le province, la situazione più grave è a Catania (68), seguita da Palermo (32), Agrigento (19), Trapani (11), Messina e Siracusa (9), Ragusa (4) e Caltanissetta ed Enna (2).

La nuova ordinanza del governatore Musumeci

Nuova ordinanza del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, per prevenire e gestire l’emergenza epidemiologica del Coronavirus nell’Isola.

Oltre al recepimento del Dpcm dello scorso 11 marzo, il governatore ha inserito altre misure restrittive sul territorio regionale in materia di trasporti pubblici, controllo negli aeroporti, esercizi commerciali, attività alimentari all’aperto, obblighi per chi arriva in Sicilia, dipendenti regionali e personale degli Enti locali.

Uffici regionali e comunali: nuove norme per il personale della Regione, degli enti sottoposti a vigilanza e controllo dell’Amministrazione regionale e delle società a controllo pubblico.

Lavoro agile” negli uffici regionali e comunali

Si fa ricorso alla modalità di “lavoro agile” e si adottano piani per la fruizione delle ferie residue dell’anno precedente. Ogni iniziativa deve essere finalizzata a coniugare la tutela della salute pubblica con la continuità dell’azione amministrativa. Si continua ad effettuare la pulizia e disinfezione straordinaria dei locali e a installare all’ingresso e lungo i corridoi dispensatori di disinfettante o antisettico per le mani. Sono sospesi gli accessi dell’utenza esterna, che resta in contatto con il personale attraverso telefono e mail istituzionali.

Trasporti pubblici: prevista la riduzione delle corse dei bus extraurbani (saranno in servizio solo nelle fasce orarie 5.30-9, 13.30-16 e 17-19) e urbani (dalle 6 alle 21).

I mezzi dovranno essere quantitativamente adeguati e garantire la distanza di sicurezza interpersonale dei passeggeri di almeno un metro. Per quanto riguarda i collegamenti marittimi con le isole minori, vengono ridotte le corse dei traghetti e abolite quelle integrative dei mezzi veloci.

Controlli in porti e aeroporti

Controlli aeroporti e porti: gli uffici di Sanità marittima, aerea e di frontiera dovranno estendere i controlli, già presenti negli altri aeroporti dell’Isola, anche a Lampedusa e Pantelleria. Per favorire la regolare prosecuzione dei servizi di traghettamento nello Stretto di Messina – per l’approvvigionamento di beni, con particolare riguardo a quelli considerati di prima necessità, e la mobilità in sicurezza delle persone nei casi consentiti – le Società di navigazione dovranno adottare un apposito “Protocollo di sicurezza”.

Pulizia bus, treni e navi: Sancito l’obbligo di disinfezione giornaliera dei treni regionali e di tutto il trasporto pubblico locale via terra e via mare e prevista l’istituzione di “presidi sanitari dedicati” presso i porti di Palermo, Messina, Milazzo, Trapani e Porto Empedocle, per il controllo dei passeggeri diretti o provenienti dalle isole minori. Ordinanze sindacali: i sindaci, d’ora in poi, prima di emettere ordinanze in materia dovranno raccordarsi, preventivamente, con il Coordinamento della presidenza della Regione, tramite l’Anci Sicilia o il dipartimento della Protezione civile regionale.

Obblighi per chi arriva in Sicilia

Obblighi per chi arriva in Sicilia: ulteriore stretta per l’ingresso di persone. I residenti o domiciliati nell’Isola che vi facciano rientro da altre regioni, o dall’estero, devono comunicare tale circostanza al Comune, all’Asp competente per territorio, nonché al proprio medico, con obbligo di quarantena domiciliare per due settimane, con divieto di contatti sociali, spostamento e viaggi.

Falcone, bloccare subito i treni per il Sud

L’assessore regionale alle Infrastrutture della Regione siciliana, Marco Falcone, a questo proposito, ha lanciato un grido d’allarme.

“Gli enormi sacrifici – ha detto – che gli italiani hanno accettato di compiere per fermare il coronavirus, rischiano di essere vanificati dalle zone d’ombra del decreto #iorestoacasa come il mancato blocco dei treni. Nelle ultime ore, infatti, sembra che sia ripreso il flusso di viaggiatori che lasciano le Regioni del Nord per raggiungere via rotaia il Mezzogiorno, un’emorragia che richiede divieti ancora più stringenti da Roma”.

“Lanciamo per questo un appello al governo nazionale – ha aggiunto – si blocchino in giornata i treni per il Sud per chiudere così potenziali linee di contagio e garantire la tutela della salute della popolazione, dal personale viaggiante fino ai cittadini delle Regioni dove ancora il virus sembrerebbe darci il tempo di issare un argine. Da ieri in Sicilia – ricorda Falcone – il governo Musumeci ha dimezzato le corse degli autobus pubblici e privati e delle navi traghetto, sospendendo le linee non essenziali”.

Attività commerciali, filiera sanitaria e alimentare

Attività commerciali: per garantire, prioritariamente, la distribuzione della filiera sanitaria e di quella agro-alimentare, le imprese della Grande distribuzione dovranno predisporre, nelle aree di stoccaggio, servizi igienici, anche mobili, per assistere gli autotrasportatori. L’ingresso ai mercati ittici e ortofrutticoli è limitato ai soli operatori commerciali dei rispettivi settori.

Per quanto riguarda la prosecuzione delle attività alimentari all’aperto, come i mercati rionali, la decisione spetta ai sindaci, verificate le condizioni minime di sicurezza. Limiti acquisto merce Per contrastare fenomeni di possibile allarme sociale, determinati dall’acquisto di ingiustificate quantità di prodotti alimentari, sanitari e farmaceutici, i responsabili degli esercizi commerciali sono tenuti a vigilare su episodi di accaparramento di merce spropositato.

Antonino Candela coordinerà l’emergenza

Il presidente Musumeci ha inoltre nominato preposto e coordinatore dell’emergenza Coronavirus in Sicilia Antonino Candela, 55 anni, già direttore generale dell’Asp di Palermo, medaglia d’argento al merito della Sanità pubblica.

Nel provvedimento del governatore, che dà seguito all’ordinanza del Capo del dipartimento della Protezione civile n.630 del 3 febbraio scorso, viene istituita la struttura sanitaria che supporterà questa nuova figura relativa all’emergenza sanitaria.

Candela relazionerà al presidente Musumeci.

Gli altri organismi per fronteggiare l’emergenza

Il dipartimento della Pianificazione strategica, il dipartimento Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico dell’Assessorato della Salute della Regione Siciliana e il dipartimento regionale della Protezione Civile sono individuati strutture regionali all’interno delle quali con separati provvedimenti Candela potrà individuare il personale tecnico-amministrativo a supporto della struttura.

Istituito, inoltre, il comitato tecnico scientifico per l’emergenza Coronavirus con funzioni consultive e di validazione tecnico-scientifica degli indirizzi impartiti, che sarà composto di diritto dal dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica, Mario La Rocca, dal dirigente generale del dipartimento Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico, Maria Letizia Di Liberti, e dal dirigente generale del dipartimento della Protezione civile, Calogero Foti, o suo delegato; ed ancora dai medici Luigi Aprea (igiene e sanità pubblica); Bruno Cacopardo (malattie infettive e tropicali); Salvatore Corrao (medicina interna); Francesco Dieli (immunologia); Agostino Massimo Geraci (medicina e chirurgia di accettazione e urgenza); Antonio Giarratano (rianimazione e terapia intensiva); Gioé Santi Mauro (rianimazione e terapia Intensiva); Cristoforo Pomara (medicina legale); Nicola Scichilone (pneumologia); Stefania Stefani (microbiologia); Francesco Vitale (virologia).

L’incarico di Candela è di tre mesi, rinnovabile.

A Messina De Luca insiste sulle misure più restrittive

Intanto a Messina il sindaco Cateno De Luca, dopo le contestazioni del Viminale, vorrebbe comunque misure più restrittive.

Ieri su Facebook, De Luca ha comunicato di aver “rivisto l’ordinanza sulla prevenzione Covid 19 cercando di eliminare gli elementi in contrasto con il Dpcm, visti i rilievi mossi dalla prefettura e dal Viminale e lasciando tutto quello che è conforme al decreto del governo. L’ordinanza andrà in vigore domani sera. Attendiamo comunque i chiarimenti della Prefettura sui rilievi da noi mossi”, ha detto il sindaco di Messina.

“Pensiamo ad esempio – ha dichiarato De Luca – di modificare alcuni orari delle attività che il governo ha lasciato aperte e questo non penso sia in contrasto con il Dpcm. Quindi così interverremo su alcune attività per disciplinarne gli orari e limitare almeno l’apertura di alcuni locali prevedendo un orario di apertura dalle 9 alle 15. Per noi andavano chiuse, ma almeno così possiamo limitarne l’attività senza andare in contrasto con il Dpcm”.

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