Coronavirus, per Pasqua gli agriturismi perderanno un milione di clienti - QdS

Coronavirus, per Pasqua gli agriturismi perderanno un milione di clienti

redazione

Coronavirus, per Pasqua gli agriturismi perderanno un milione di clienti

mercoledì 08 Aprile 2020

ROMA – Almeno un milione di persone tra italiani e stranieri sono costretti quest’anno a rinunciare alla tradizionale gita per il pranzo nelle strutture agrituristiche che tra Pasqua e Pasquetta sono ormai diventati la meta preferita delle feste. È quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che le vacanze di Pasqua avviano tradizionalmente nelle campagne la stagione turistica che quest’anno è stata purtroppo bloccata dall’emergenza coronavirus.

“L’inizio della primavera – sottolinea la Coldiretti – è infatti il momento migliore per assistere al risveglio della natura che riguarda piante, fiori e uccelli migratori, ma anche le attività agricole con i lavori di preparazione dei terreni, la semina e la raccolta delle primizie”.

“La capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo è – continua Coldiretti – la qualità più apprezzata negli oltre 23mila agriturismi presenti in Italia, ma nel tempo è aumenta anche la domanda di servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti. Con la chiusura forzata è stata completamente azzerata la presenza degli ospiti con grandi difficoltà per gli operatori ma molti agriturismi di Campagna Amica Terranostra si impegnano comunque a consegnare iI pranzo pasquale direttamente nelle case degli italiani lungo tutta la Penisola con la possibilità anche di offrirlo a parenti ed amici per mantenere un legame durante la festa, anche se costretti a rimane distanti”.

“In questo momento difficile – sottolinea Coldiretti – i cuochi contadini continuano a cucinare per gli italiani, nel rispetto delle tradizioni e della stagionalità con menu realizzati tipici della tradizione delle diverse regioni disponibili sul sito www.campagnamica.it. Ravioli del Plin in Piemonte, il capretto al forno in Lombardia, l’insalata di tarassaco in Veneto, l’abbacchio alla romana nel Lazio, la coratella di agnello in Umbria e Marche, il Benedetto in Puglia, gli strascinati con cruschi in Basilicata sono solo alcune delle ricette tipiche della Pasqua proposte dagli agriturismi nei menu da consegnare a domicilio. L’obiettivo della Coldiretti è garantire a tutti una tavola di Pasqua ‘apparecchiata’ a casa direttamente dai contadini con prodotti freschi e di qualità nell`ambito della campagna #MangiaItaliano a difesa del Made in Italy, del territorio, dell`economia e del lavoro. E per quanti colgono l`opportunità di stare tra le mura domestiche per cucinare sono disponibili sul sito ww.campagnamica.it una serie di tutorial e corsi on line dove vengono spiegati trucchi e segreti della tradizione contadina”.

L’agriturismo è tra le attività agricole che più duramente sono state colpite dall`emergenza con la chiusura forzata delle strutture e la Coldiretti è impegnata nel realizzare un piano di intervento anche con la richiesta di un sostegno economico legato alle mancate presenze effettive sia come alloggio che come ristorazione, a fronte del completo annullamento di tutte le prenotazioni per le strutture diffuse su tutto il territorio nazionale con 253mila posti letto e quasi 442 mila coperti per il ristoro, sulla base di una analisi Coldiretti su dati Istat.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017